Esteri

Allarme migranti

La Spagna caccia i migranti arrivati stremati. Ma la sinistra tace

La Spagna soccorre ma poi espelle tre migranti, arrivati nel Paese seduti sul timone di una petroliera

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Due governi di colore politico opposto, quelli di Spagna ed Italia, ma che applicano la stessa politica migratoria. Da una parte, a Madrid, è insediato un governo di sinistra radicale, mentre a Roma un governo di destra undici anni dopo dall’ultima volta. Eppure, se le ideologie dividono i due Paesi, pare che non si possa dire la stessa cosa sulla questione immigrazione.

Un cortocircuito, però, rimane sempre: perché solamente uno di questi due governi (puntualmente quello non di sinistra) deve essere criminalizzato, emarginato, tacciato come “razzista” dall’intellighenzia mainstream? Perché non è possibile utilizzare identici standard di valutazione della politica migratoria di uno Stato, indipendentemente dal colore dell’esecutivo? Domande che, come abbiamo denotato in questi anni, sembrano essere totalmente estraniate dal dibattito, trascurate appositamente dai progressisti onde evitare figuracce, ovvero governi di sinistra che chiudono le frontiere del Paese.

Per approfondire:

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Ebbene, è esattamente quello che sta accadendo in Spagna. La notizia è passata in sordina, ma tre migranti sono stati trovati seduti sul timone di una petroliera, dopo un viaggio di undici giorni dalla Nigeria a Gran Canaria. Il tutto per arrivare al porto di Las Palmas, dove la guardia costiera spagnola ha ripreso il fatto scattando una pluralità di fotografie, a dir poco incredibili. Come si vede qui sotto, i tre soggetti (tutti maggiorenni e presumibilmente di origine nigeriana) avrebbero compiuto il viaggio nascosti nel timone di una nave mercantile.

Subito, i sanitari hanno offerto soccorso umanitario agli immigrati, anche se le condizioni non risultavano essere gravi. Il personale medico spagnolo, infatti, ha parlato di “disidratazione moderata”, e dopo le dovute assistenze, ecco che la guardia costiera ha proceduto all’espulsione dei tre clandestini.

Una politica che risponde, in lungo ed in largo, a quella adottata nelle scorse settimane dal governo Meloni e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: sì al sostegno umanitario, ma chi non ha i requisiti per accedere nel Paese non potrà essere ospitato. In nome dell’umanità, ai tempi, si sollevarono gli scudi del mondo comunitario, in particolare dalla Francia, che però rimane tra le più fiscali ed autoritarie in tema di nuovi ingressi all’interno dei suoi confini.

Per approfondire:

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Il caso Ocean Viking ne offrì una chiara dimostrazione. Dopo l’accoglimento forzato di centinaia di migranti, Macron procedé dopo poche ore all’allontanamento di 124 clandestini, proprio perché non autorizzati ad entrare nel Paese. Eppure, pare che il doppiopesismo viga ancora a livelli estremi: perché lo stesso trattamento dato all’Italia non viene riservato pure a Francia e Spagna, guarda caso due Stati a trazione di centrosinistra (il primo) e sinistracentro (il secondo)? Che i nostri progressisti battano un colpo.