Ciò detto, osservo divertito come i miei colleghi non abbiano accettato la scelta elettorale dei cittadini. In realtà vorrebbero comandare sempre loro, perché si considerano “competenti” su tutto e più bravi di tutti. In realtà della vita vera poco sanno, visto che non la praticano, non uscendo mai dalla loro Ztl, se non per andare in altre Ztl marine o montane. Non hanno capito che la maggioranza silenziosa degli italiani ha votato scientemente i giallo verdi un anno fa (e alle europee li ha rivotati, seppur cambiandone i pesi), pur sapendo che i 5S operativamente sono degli incapaci e quelli della Lega sono imbarazzanti in termini di comunicazione. I cittadini volevano semplicemente liberarsi di lor signori, dopo un quarto di secolo di fallimenti (percepiti, of course) praticati da “competenti”
Penso che le grandi tensioni politiche che stiamo vivendo siano, di certo sgradevoli, ma molto positive. Probabilmente siamo al capolinea della Seconda Repubblica e siamo entrati in una fase di rimescolamento delle carte che porterà a fratture nei partiti attuali e a riposizionamenti politici di nuovo tipo. I maggiori problemi strutturali sono a sinistra e al centro dello schieramento.
Il Paese ha bisogno, per il gioco democratico, sia di un partito di sinistra sia di uno di centro, visto che l’area di destra pare definita (al centro la Lega, alla sua destra FdI e parte di FI, alla sinistra i 5S “governativi”). Attraverso un processo di scomposizione e di ricomposizione dovrebbe nascere un partito di centro, perché no il tanto agognato dai colti Partito della Nazione? A me ricorda Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet di Federico Fellini. Sulla carta è facile assemblarlo: un pezzo del Pd (i renziani), un pezzo di FI (i berluscones), quindi i variegati cespugli che fanno riferimento ai cosiddetti “competenti”. Stessa cosa dovrebbe avvenire a sinistra dove arriveranno i 5S duri e puri, chiudendo così il cerchio dello smantellamento grillino. La sinistra dovrà tornare ad avere una sua dignità, smetterla di essere una portatrice d’acqua (voti) della classe dominante della quale è stata succube per un quarto di secolo (si è visto come si è ridotta, e così è stato in tutta Europa).
La battaglia di Lepanto 2.0 la vincerà Alì Pascià e Sebastiano Venier sarà impalato o viceversa Ali Pascià scomparirà per sempre in una nuvola di cipria? Come diceva Filippo Tommaso Marinetti “Abbiate fiducia nel progresso: ha sempre ragione anche quando ha torto ….”. Prosit.
Riccardo Ruggeri, 8 luglio 2019