Commenti all'articolo La Stasi di Speranza e la rivincita del comunismo

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Ric.57
Ric.57
15 Ottobre 2020, 11:11 11:11

Con la proposta di fare entrare la polizia in casa, speranza fa un favore a ai malintenzionati: capellino della Polizia di Stato lo trovi su internet a 10,00 euro, il berretto a 25,00 euro la pettorina 25,00 euro eccc….
Quindi suonano al citofono: chi e ? aprite , Polizia. Senta mister speranza CHI CI GARANTISCE CHE SONO POLIZIOTTI VERI?
Come si comportano le persone anziane in questi casi?

roberto zanella
roberto zanella
14 Ottobre 2020, 20:42 20:42

Ho mandato due mail con lo stesso tenore. A Il Giornale e alla Verità, ma non facendo parte della Classe sacerdotale della Stampa, sono state cestinate. Ho detto che è dai tempi di Berija che fu Capo della Polizia Segreta Staliniana, che non si vedeva nel Mondo Democratico, una cosa del genere. Questo conferma che nell’1989 alla caduta del Comunismo, il cambio di nome da PCI a PDS e il gettare la camicia rossa fra i rifiuti, fu solo un mezzo per pararsi il fondoschiena. Il DNA rimane. Poi noi che abbiamo una certa età, vedere Speranza, mi sembra di vedere un membro del Comitato Centrale. Vestito come un Giovane-Vecchio del PCI. Grigio, come vestiva D’Alema. Funzionari di Partito. Tetri. E cosa volete che ne sortisse se non proposte da Polizia Sovietica.??

Ric.57
Ric.57
14 Ottobre 2020, 11:04 11:04

Ma perché vi meravigliate se ci mandano le Forze dell’Ordine in casa?
Questo politicanti permettono ai delinquenti di entrare in casa nostra a massacrarci e derubarci, e non possiamo fare nulla per difenderci altrimenti, siamo subito indagati per violenza, e interruzione di rapina mentre loro liberi e in attesa che vengano risarciti.

Dario bellocchi
Dario bellocchi
14 Ottobre 2020, 10:17 10:17

Ho sempre combattuto i comunisti da quando ero studente e non permettero’ a un ministro comunista di entrare a casa mia.
A nessun costo

Ulrico
Ulrico
13 Ottobre 2020, 18:00 18:00

La scomparsa dell’URSS ha sortito una duplice iattura: ha gettato la politica nelle fauci dello strozzinaggio finanziario e ha consentito a orfani, vedove e puttane dell’internazionalismo comunista di rifarsi una verginità “socialdemocratica”, sicuri che nessuno li avrebbe mai tacciati di “revisionismo” o “infedeltà alla linea”. Le facce melliflue, i toni gesuitici e le subdole manifestazioni di amore verso la “democrazia” celano a stento l’imprinting culturale che li obbliga ad odiare ogni manifestazione di critica, dissenso o libero pensiero.

Enrico
Enrico
13 Ottobre 2020, 16:27 16:27

Più imperversa questo sedicente governo, più apprezzo la lungimiranza di Berlusconi, quando scese in politica per fermare la certa vittoria a tavolino di Occhetto in una competizione elettorale senza partita, per mancanza, grazie a “mani (sinistre)pulite”, di avversari.
Lo subissarono di urla irrisorie perché, dicevano, “il comunismo neon esiste più”. I più allergici al termine “comunista” sono proprio quelli cresciuti tutta casa e sezione PCI. La domenica non andavano a Messa, ma erano tutti davanti alle porte delle chiesa ad ostentare la lettura dell’unità. Hanno cambiato pelo (nome, sigla, stemma…) condiscono tutto col termine “democratico”, ma non il vizio. E il vizio e quello dei gappisti (partigiani rossi), del Fronte Democratico Popolare alle elezioni del ’48, del PCI: Il potere di pochi, non proletari, su i cittadini ridotti a massa di proletari morti di fame.
Gli strumenti li abbiamo visti da per tutto dove sono arrivati al potere. In parte anche in Italia: polizia segreta, KGB, magistratura a servizio del “Partito”, compagni commissari nei condomini; l’informazione farcita di menzogne, ragazzi istigati a fere i delatori perfino contro i propri genitori… Hanno anche un loro vocabolario parallelo. In esso i vocaboli hanno il significato opposto a quello del vocabolario italiano. Ironia del caso: in quel loro vocabolario il cognome del ministro della salute significherebbe disperazione.