Commenti all'articolo La storia che non vi raccontano sull’Ilva di Taranto
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33 Commenti
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Filippo
25 Gennaio 2024, 11:53 11:53
Sono stato dipendente dello stabilimento siderurgico da 1990 al 2019, potei scrivere un romanzo sulla vita dello stabilimento, ma non voglio dilungarmi. Faccio notare che a Taranto non c’è solo l’ex ILVA come oggetto di inquinamento, ma esiste anche la raffineria ENI, che guarda caso non inquina.
Aps
15 Gennaio 2024, 10:09 10:09
Interessante articolo (poco veritiero nei fatti oggettivi e facilmente consultabili). Ma un’argomento che questo articolo non affronta sono le morti di bambini (e non solo) a causa di inquinamento da Ilva, colpevoli solo per avere una casa vicino ad una fabbrica di morte
Piero Piliego
14 Gennaio 2024, 14:42 14:42
L’Ilva non è stata sequestrata il 2 agosto, ma qualche giorno prima. Il 2 agosto è la data in cui alcuni operai su un motocarro arrivarono in piazza e strapparono il microfono dalle mani dei sindacalisti.
Basta questo per comprendere quanto conosca realmente la storia.
Gaetano79
14 Gennaio 2024, 11:58 11:58
Come già affermato da F. Battaglia, la perizia ambientale del 2012 è sbagliata poichè è basata sulla LNT. Se applicassimo la LNT alla caffeina, otterremmo che ogni anno migliaia di italiani morirebbero per una tazza di caffè, di tè o per una barretta di cioccolato o un bicchere di Coca Cola.
Nico
14 Gennaio 2024, 10:51 10:51
Augh Porro, analisi perfetta. L’ILVA di Taranto è esattamente l’esempio dei danni dello statalismo e giustizialismo italico. Bene hai fatto a ricordare l’episodio della Tirreno Power, del quale si parla troppo poco in Italia(per la vergogna, secondo me)
Flavio Pantarotto
14 Gennaio 2024, 9:47 9:47
Approfondiamo le domande di Andrea G.:
Dal punto di vista economico:
-lo Stivale italico produce minerale ferroso oppure lo importa?
-il territorio pugliese produce energia sufficiente ad alimentare un complesso siderurgico in modo economicamente sostenibile?
-continua-
Sono stato dipendente dello stabilimento siderurgico da 1990 al 2019, potei scrivere un romanzo sulla vita dello stabilimento, ma non voglio dilungarmi. Faccio notare che a Taranto non c’è solo l’ex ILVA come oggetto di inquinamento, ma esiste anche la raffineria ENI, che guarda caso non inquina.
Interessante articolo (poco veritiero nei fatti oggettivi e facilmente consultabili). Ma un’argomento che questo articolo non affronta sono le morti di bambini (e non solo) a causa di inquinamento da Ilva, colpevoli solo per avere una casa vicino ad una fabbrica di morte
L’Ilva non è stata sequestrata il 2 agosto, ma qualche giorno prima. Il 2 agosto è la data in cui alcuni operai su un motocarro arrivarono in piazza e strapparono il microfono dalle mani dei sindacalisti.
Basta questo per comprendere quanto conosca realmente la storia.
Come già affermato da F. Battaglia, la perizia ambientale del 2012 è sbagliata poichè è basata sulla LNT. Se applicassimo la LNT alla caffeina, otterremmo che ogni anno migliaia di italiani morirebbero per una tazza di caffè, di tè o per una barretta di cioccolato o un bicchere di Coca Cola.
Augh Porro, analisi perfetta. L’ILVA di Taranto è esattamente l’esempio dei danni dello statalismo e giustizialismo italico. Bene hai fatto a ricordare l’episodio della Tirreno Power, del quale si parla troppo poco in Italia(per la vergogna, secondo me)
Approfondiamo le domande di Andrea G.:
Dal punto di vista economico:
-lo Stivale italico produce minerale ferroso oppure lo importa?
-il territorio pugliese produce energia sufficiente ad alimentare un complesso siderurgico in modo economicamente sostenibile?
-continua-