La strage di Bologna e l’assurda tesi sulla “destra di governo”

Anzichè commemorare i morti, il presidente dell’Associazione vittime del 2 agosto passa il tempo ad attaccare il governo

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meloni strage di bologna

Commemorazione della strage di Bologna perpetrata da organizzazioni neofasciste all’insegna delle polemiche inutili e strumentali. Protagonista il presidente dell’Associazione vittime del 2 agosto, Paolo Bolognesi, che ha colto l’occasione per affermare che le radici di quel terribile attentato “affondano nella storia del postfascismo italiano” e oggi “figurano a pieno titolo nella destra italiana di governo”. Un messaggio per una candidatura con la sinistra? Chissà, sicuramente avrebbe avuto più senso dedicare il suo discorso alle innocenti vittime di quella folle strage di quarantaquattro anni fa che ha tracciato un solco nella storia di questo Paese, provocando la morte di 85 persone e oltre 200 feriti,.

Il premier Giorgia Meloni ha replicato a Bolognesi in una nota, parlando di attacchi ingiustificati e fuori misura. Ma c’è di più. Sì, perché il presidente dell’Associazione vittime del 2 agosto ha messo nel mirino la riforma della giustizia firmata ds Carlo Nordio, accostandola ai progetti della loggia massonica P2. Parole pericolose in un clima già rovente e ricco di odio, ma alla replica della Meloni Bolognesi ha pensato bene di rincarare la dose, accusandola di vittimismo.

Entrando nel dettaglio sulle critiche alla riforma della giustizia, Bolognesi si è scagliato contro la separazione delle carriere dei magistrati, tra i vari progetti della già citata P2: “Respingiamo dunque i progetti di normalizzazione che nascondono sotto la parola riforma, una pericolosa aspirazione politica di riduzione della giustizia e di controllo dell’esercizio dell’azione penale da parte del potere esecutivo – ha aggiunto dal palco di Piazza Medaglie d’oro – L’equilibrio tra i poteri dello Stato è garanzia in primo luogo per i cittadini”. Come un qualunque esponente del Pd, Bolognesi ha poi annunciato di vigilare sul rispetto dei valori democratici e antifascisti. Insomma, si commenta da solo.

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Che senso ha trasformare il giorno della vicinanza e della solidarietà ai familiari delle vittime innocenti della strage di Bologna in un comizietto anti-Meloni? Strumentalizzando la matrice di quella strage e dimenticando volutamente il lavoro per chiedere verità e giustizia su questa strage, ad esempio avanzando proposte per la desecretazione degli atti, Bolognesi ha attaccato frontalmente il governo, eletto democraticamente dagli italiani, con buona pace dei delusi. Ma l’assurdità è legata all’associazione della riforma della giustizia e della separazione delle carriere a progetti massonici legati alla P2, come se fosse un’operazione mirata chirurgicamente a minare l’autonomia dei magistrati e non una misura in vigore in tanti Paesi democratici e occidentali. Farneticazioni inaccettabili, che possono trovare consenso solo in Elly Schlein. Ma nessuno si sorprende, ovviamente.

Continuare a bombardare mediaticamente il governo potrebbe alimentare il clima di odio già esistente, con preoccupanti ripercussioni per la sicurezza dei membri del governo. Anziché candidarsi a un futuro in politica con un comizio da campagna elettorale, sarebbe più utile dedicare ogni energia a mantenere vivo il ricordo di chi non è più tra noi a causa di uno schifoso attentato estremista.

Franco Lodige, 3 agosto 2024

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