Cultura, tv e spettacoli

La strana storia: perché il Messaggero oggi non era in edicola

La spiegazione fornita dal quotidiano e i disservizi che sono iniziati ieri sera alle 23 e in mattinata non erano ancora risolti

© olaser e anyaberkut tramite Canva.com

La noia mortale dei giornali di oggi non ci ha impedito di cucinare, come tutti i giorni, la nostra Zuppa di Porro. Un dettaglio non sarà però sfuggito ai più attenti osservatori di cose giornalistiche: oggi il Messaggero, insieme al Mattino, al Corriere Adriatico e al Quotidiano di Puglia non sono arrivati nelle edicole. Come mai? Sciopero dei cronisti? Problemi nella distrubuzione? Niente di tutto questo.

A spiegare l’inconveniente è lo stesso quotidiano edito dal gruppo Caltagirone, proprietario dei quattro giornali rimasti al palo. La colpa sarebbe dovuta “all’inaffidabilità di Fastweb” che avrebbe costretto i giornali “a non uscire in edicola e in versione digitale nell’edizione odierna”, mentre ilGazzettino è andato in stampa in “versione incompleta”. “Un grave danno per i nostri lettori, per l’azienda e per i giornalisti che ogni giorno garantiscono un’informazione capillare sui fatti italiani e del mondo – si legge nel comunicato del Messaggero – Alla base di questo disservizio indipendente dalla nostra volontà, esattamente come successo 50 giorni fa, c’è un guasto al sistema che Fastweb non è riuscita a risolvere con prontezza”.

Ma cosa è successo, per la precisione? “Il blackout – spiegano gli interessati – è cominciato ieri alle 23 e nella mattinata odierna non è stato ancora risolto. Il malfunzionamento condiziona oggi anche il lavoro della redazione web, impossibilitata ad aggiornare i lettori in tempo reale a causa del totale crash del sistema agenzie“. L’attacco del quotidiano è durissimo: “L’incidente di ieri sera, l’ennesimo, prova quanto Fastweb non sia in grado di dare garanzie e di rispondere alle necessità degli utenti domestici e professionali. Nel caso specifico, ha vanificato il lavoro di quattro quotidiani. Ce ne scusiamo con i lettori”.

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