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La strategia (fallimentare) di Conte lo stregone - Seconda parte

Così, quando arriva la seconda ondata, tutto il Paese è in pratica fermo a febbraio, ma con l’aggravante di aver perso nove mesi, 40 mila morti, forze ed energie economiche, morali, civili ed essere depresso dalla stessa propaganda allarmistica che si è auto-imposta per giustificare la necessità del governo di “salute pubblica” con cui davvero l’Italia si è ammalata.

La strategia dello stregone, infatti, ha un limite preciso nel tempo: se non riesce ad ottenere un risultato accettabile in breve tempo conduce alla rovina tutto e tutti, non solo uomini, donne, lavori, economia, società, anche ciò che vuole salvare: lo Stato.

Giancristiano Desiderio, 11 novembre 2020

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