La surreale rissa tra Todde e Grillo

Il fondatore dei 5Stelle se la prende con la mossa sull’eolico della governatrice della Sardegna. Ma arriva la risposta piccata

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Todde Grillo

C’è solo una regione in Italia che ha la fortuna di essere a guida grillina, quella sarda governata dalla dottoressa Alessandra Todde. Alla quale sembra sfuggire il più elementare senso del comico – o del grottesco se preferite – quando rispondendo alle critiche del loro capo carismatico Beppe Grillo lo ha esortato a “fare il comico che è ciò che sa fare meglio”.

La giunta Todde per quanto sia prematuro fare bilanci non sembra distinguersi per capacità di immediata reazione agli annosi problemi della Sardegna. E se il buongiorno si vede dal mattino, tempi cupi attendo i sardi. In questi giorni non c’è molto spazio per l’ottimismo. L’incertezza sulla continuità territoriale sui nuovi collegamenti da e per l’isola non sono mai stati sopra il livello di guardia come ora; la sanità è al collasso: per una risonanza i tempi d’attesa superano i due anni e i medici del più importante ospedale della regione, il Brotzu di Cagliari, per la prima volta nella storia minacciano di scioperare; la vicenda delle aree da destinare alle pale eoliche è esplosiva: si è assistito alla più grande mobilitazione popolare con oltre 200mila firme raccolte tra i sardi per impedire di violentare lo splendido paesaggio, la “materia prima” per eccellenza dell’isola; i sindaci del Sulcis si mobilitano a favore dei lavoratori della Portovesme srl che rischia di chiudere per sempre lasciando le macerie in quella che è fra le province più povere d’Italia.

Sullo sfondo di questo scenario (che è pure peggio di quello sopra accennato), ieri è andata in onda la triste quanto surreale rissa fra la signora Todde e il comico genovese a cui la governatrice deve la sua stessa esistenza in politica, prima al governo e in parlamento e ora alla guida della regione, in sintesi estrema: la Todde esiste in quanto esiste Grillo. Con quest’ultimo che da sempre gioca con le istituzioni e che ormai da tempo è in guerra aperta con Giuseppe Conte e usa la Todde per colpire l’ex premier: dire alla nuora perché suocera intenda. È in corsa una dilaniante lotta intestina fra i 5 Stelle di cui ai sardi che stanno in mezzo interessa nulla.

La comicità di questa consiliatura regionale è iniziata da subito. Il neo assessore della sanità il Dr. Bartolazzi direttamente catapultato in Sardegna dall’entourage grillesco (è stato sottosegretario al ministero della salute nel governo Conte I) al suo esordio si è paragonato al Dio laico dei sardi: “Sarò il Gigi Riva della Sanità”. Gli rispose l’ex governatore Ugo Cappellacci ora presidente della Commissione Salute alla Camera: “L’unico Gigi a cui può aspirare è Di Maio”.
Il tutto sembra essere più ridicolo che comico. Se non fosse drammatico.

Antonello Picci, 10 ottobre 2024

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