Adesso tutta questa incredibile vicenda finisce presso la giunta per le autorizzazioni a procedere della Camera. Il giudice civile ha infatti sospeso le udienze per sapere se andare avanti. E Andrea Delmastro, presidente della giunta ed esponente di Fdi, esclama sconsolato: “Sì sì ne parleremo”, come a dire ma guarda il tempo che bisogna perdere… E semmai il tema oggetto di discussione dovrebbe spiegarlo politicamente proprio la senatrice Taverna. La vicepresidente del Senato dove vuole arrivare? Oltre a svuotare il portafogli dell’onorevole Ruggieri, la Taverna vuole sostituire l’immunità con l’incriticabilita’? Nessuno deve mettere becco nei conti dei Cinque stelle mentre loro possono fare di tutto nei confronti degli avversari politici? E ancora: perché trascinare in giudizio anche Nicola Porro? Doveva impedire ad un suo ospite di poter parlare, tanto più in diretta televisiva?
È davvero brutta la sensazione che si ricava da questa storia. Chi ha imposto la discussione sui costi della politica si infastidisce se gli si chiede conto dei propri. È come se si volesse far prevalere la casta degli anticasta. Si celebra un processo perché un parlamentare ha pronunciato questa frase: “Se io spendo 7 euro al mese, vuol dire che si possono spendere 7 euro al mese, se uno ne spende tantissime volte di più…vuol dire che o non sai fare i contratti o chiami su Marte”. Il resto, “o te li fossi o sei scema”, è solo conseguenza di una domanda. E per questo si fa causa?
Onorevole Taverna, quanto costerà alla collettività questo suo sfizio? Meglio un duello. Tra uomini.
Francesco Storace, 17 febbraio 2021