Come andrà a finire non lo so. La GB uscirà con o senza deal o si rimangera’ la Brexit, quello su cui giurerei è che non andrà contro i propri interessi, e in ogni caso non agirà per paura di Bruxelles, come faremmo noi.
Probabilmente i politici inglesi faranno in modo che l’epilogo non sembri pilotato ma “capiti”quasi fatalmente. Questo spiegherebbe anche la confusione e la resistenza quasi masochista della signora May.
wisteria
30 Marzo 2019, 15:35 15:35
Se ben mi ricordo, Theresa May subentrò a Cameron, che diede le dimissioni dopo il referendum e, benché personalmente fosse per il Remain, si impegno’ a svolgere la procedura di uscita, che in realtà abbiamo visto essere inesistente/impraticabile come tale in sede burocratica. Vale a dire che tutti noi, i paesi membri, siamo entrati a caro prezzo in un club che non ci conviene ma da cui è impossibile uscire.
Che fa la signora May? Indice nuove elezioni per avere una base parlamentare più vasta, essendo la vittoria della Brexit un poco risicata e conoscendo l’attaccamento del parlamento inglese alla propria sfera decisionale. Le va male, si impegna a fare un deal con l’EU che non è tenera con lei, e si scontra con un parlamento che lo è ancor meno. Ci mette la faccia, offre la sua testa. Invano.
Non è brillante, la signora May, ma io la trovo molto corretta. Forse un po’ ingenua. Molto inglese.
Come andrà a finire non lo so. La GB uscirà con o senza deal o si rimangera’ la Brexit, quello su cui giurerei è che non andrà contro i propri interessi, e in ogni caso non agirà per paura di Bruxelles, come faremmo noi.
Probabilmente i politici inglesi faranno in modo che l’epilogo non sembri pilotato ma “capiti”quasi fatalmente. Questo spiegherebbe anche la confusione e la resistenza quasi masochista della signora May.
Se ben mi ricordo, Theresa May subentrò a Cameron, che diede le dimissioni dopo il referendum e, benché personalmente fosse per il Remain, si impegno’ a svolgere la procedura di uscita, che in realtà abbiamo visto essere inesistente/impraticabile come tale in sede burocratica. Vale a dire che tutti noi, i paesi membri, siamo entrati a caro prezzo in un club che non ci conviene ma da cui è impossibile uscire.
Che fa la signora May? Indice nuove elezioni per avere una base parlamentare più vasta, essendo la vittoria della Brexit un poco risicata e conoscendo l’attaccamento del parlamento inglese alla propria sfera decisionale. Le va male, si impegna a fare un deal con l’EU che non è tenera con lei, e si scontra con un parlamento che lo è ancor meno. Ci mette la faccia, offre la sua testa. Invano.
Non è brillante, la signora May, ma io la trovo molto corretta. Forse un po’ ingenua. Molto inglese.
E quindi?