Né quei pochi dementi dei nostalgici nazi, né i barbari populisti additati dall’establishment, e nemmeno solo l’islamo-gauchisme delle banlieu francesi, che è piuttosto un derivato. Se volete trovare la vera centrale dell’antisemitismo contemporaneo, dovete recarvi al 760 United Nations Plaza, New York, Palazzo di Vetro. La sede dell’Onu.
Un carrozzone multiculti ormai saldamente in mano a teocrazie islamiste e autoritarismi vari, che ha accusato Israele di “crimini contro l’umanità”, per la risposta militare ai reiterati tentativi di violare la frontiera con la forza durante le proteste nella striscia di Gaza del maggio scorso. Molti dei morti furono riconosciuti come propri membri da Hamas, il gruppo terrorista che ha nel proprio statuto costitutivo la distruzione dello Stato ebraico, e che in quei giorni spingeva i palestinesi ad invadere il suolo israeliano, immaginiamo non per impostare un dibattito sul pluralismo religioso. La commissione che accusa Tel Aviv, “indipendente” secondo la dicitura prestampata dei giornaloni nostrani, è stata incaricata dal Consiglio per i diritti umani dell’Onu, un grazioso ossimoro per indicare un consesso dove 27 Paesi su 45 sono dittature, tra cui storiche patrie del diritto come il Qatar, la Cina, l’Arabia Saudita (che ha persino avuto la presidenza!).
Gli Stati Uniti ne sono recentemente usciti, in quanto ormai “fogna della faziosità politica”, secondo le parole dell’ex ambasciatrice Nikki Haley. Dove la faziosità è ovviamente antioccidentale, e anzitutto anti-israeliana. Per darle il peso oggettivo dei numeri: 70 risoluzioni approvate contro l’unica democrazia del Medio Oriente, 7 contro il regime liberticida degli ayatollah iraniani, una contro i tagliateste dello Stato islamico. Forse, un lieve pregiudizio antisemita circola, nel prestigioso foro.
Del resto, parliamo dello stesso Onu che sotto la voce ipocrita di “fondi per lo sviluppo dei Territori palestinesi” da anni finanzia Hamas, e quindi de facto i tunnel scavati per portare attentati e morte nelle viscere d’Israele e i razzi lanciati a getto continuo sui suoi civili (spesso più di 100 al giorno, ma non li trovate mai nei giornali e nei tiggì mainstream). Lo stesso Onu che tramite la sua agenzia Unesco arrivò a stabilire che il Muro del Pianto è un sito sacro solamente musulmano, che non c’entra nulla con l’ebraismo, una rilettura storica di cui andrebbe fiero il dottor Goebbels. Eccoli, i nuovi antisemiti.
Giovanni Sallusti, 1 marzo 2019