“La vera minaccia? Il Green Deal Ue. Noi pronti ad ospitare l’atomica”

L’intervista al presidente polacco Andrzej Duda: perché le sue parole sono importanti

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Ieri in esclusiva sul quotidiano Il Giornale ho intervistato il presidente della Polonia Andrzej Duda, un’intervista che avviene in occasione della sua visita in Italia. Oggi e domani Duda incontrerà il presidente Mattarella e si recheranno insieme a Monte Cassino per la celebrazione dell’anniversario della battaglia in cui gli Alleati sconfissero i nazisti. In quell’occasione, gran parte dei soldati che persero la vita e combatterono una battaglia determinante per la Seconda Guerra Mondiale erano polacchi.

L’intervista è importante anche in vista dell’imminente appuntamento elettorale delle elezioni europee. È importante perché Duda tocca una serie di aspetti. Innanzitutto il tema della guerra in Ucraina: la Polonia, si sa, è una delle nazioni schierate storicamente contro la Russia e in particolare dopo l’attacco di Mosca a Kiev. Duda dice: “Escalation Russia, pronti all’atomico” ovvero apre alla possibilità di avere delle testate nucleari sul territorio polacco. Secondo il presidente polacco, infatti, Mosca è la minaccia più grande per l’Europa.

Poi  tocca una serie di altri punti che sono particolarmente interessanti. Anzitutto critica in modo netto il Green Deal europeo e sostiene che la procedura di infrazione avanzata nei confronti della Polonia quando governava il conservatore Morawiecki, tolta dall’Unione Europea solo pochi giorni fa, era stata effettuata con modalità di carattere politico portate avanti da quelle che lui definisce le élite di Bruxelles.

“Le disposizioni contenute nel cosiddetto Green Deal rappresentano una forte minaccia. La politica climatica non può andare di pari passo con l’enorme aumento del costo della vita per i cittadini dell’Unione Europea, sopraffatti dai prezzi dell’energia che salgono a ritmi spaventosi. Questo è in particolare il caso degli agricoltori, che in tutta Europa protestano contro soluzioni che sono per loro estremamente penalizzanti. L’Unione Europea dovrebbe rivedere profondamente la sua politica climatica. Temo che l’indirizzo attuale possa portare, a lungo termine, a ulteriori proteste e a tensioni sociali ancora maggiori in molte nazioni europee contro la legislazione attualmente in preparazione”.

Dall’intervista di Duda sul Giornale

Un altro passaggio interessante in questa intervista riguarda la necessità di andare nella direzione di un’Europa delle nazioni, un’Europa delle patrie. Inoltre, dopo aver incontrato sia Biden sia Donald Trump, Duda afferma la necessità che i paesi della NATO raggiungano non solo il 2% di spesa militare in rapporto al PIL, ma vuole alzare l’asticella al 3% sostenendo che ad oggi la Polonia spende una cifra pari al 4%.

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