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La vergogna di Hamas: espone le bare dei bambini rapiti

Lo show dei terroristi: i resti dei quattro ostaggi su un palco. Tra loro i bimbi Bibas. L’accusa ad Israele di averli uccisi

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Ogni riconsegna di ostaggi un macabro show. Era già successo in queste fasi di tregua tra Israele e Hamas: la Croce Rossa costretta a firmare documenti al tavolo con i terroristi, il palco da cui mostrare gli ostaggi pronti a tornare in Israele, i miliziani con la fascia verde schierati al loro fianco, l’ostentazione di un trofeo di guerra. Ma oggi l’orrore raggiunge la sua massima vetta. Hamas si fa beffe del dolore. E dopo aver rapito due bambini di 4 anni e di 9 mesi, civili, innocenti, inermi; dopo averli tenuti per mesi prigionieri nei cunicoli di Gaza, ora li riconsegna ad Israele in un sacco nero e mostra le loro bare al mondo intero.

Il luogo dello scambio scelto dai terroristi jihadisti è sul lato orientale di Khan Younis. Sul posto sono presenti l’ala militare di Hamas e le Brigate Mujahideen, insieme alla Jihad islamica palestinese. Prima di consegnare le bare alla Croce Rossa, i palestinesi hanno esposto le quattro bare con i corpi degli ostaggi morti su un palchetto. Dietro di loro un cartellone accusa Bibi Netanyahu di essere il responsabile della loro morte: Hamas sostiene infatti che a uccidere i Shiri Bibas, i suoi due figli Ariel e Kfir e Oded Lifshitz siano stati uccisi dai bombardamenti israeliani. Hamas espone anche munizioni presumibilmente utilizzate da Israele.

Nella foto dietro alle bare, si vede il premier israeliano rappresentato come un vampiro assetato di sangue. La didascalia recita: “Il criminale di guerra li ha assassinati con i missili degli aerei da caccia“. Un altro cartellone mostra le bare coperte dalla bandiera israeliana: “Ritorno alla guerra, ritorno dei rapiti nelle bare”. Il gruppo rivendica di aver “preservato le vite dei prigionieri, di aver fornito loro ciò che era possibile e di averli trattati umanamente”. “Ma – è l’accusa – il loro esercito li ha uccisi insieme ai loro carcerieri”. Rivolgendosi alle famiglie Bibas e Lifshitz, Hamas ha aggiunto: “Avremmo preferito i vostri figli fossero tornati vivi, ma i vostri leader militari e di governo hanno scelto di ucciderli invece di riportarli indietro”. Nel novembre del 2023 le Brigate al-Qassam, braccio armato di Hamas, avevano già accusato Israele di aver ucciso i Bibas, la mamma e i suoi due figli, in un attacco aereo. Israele non ha mai confermato che fossero morti.

“Sofferenza. Dolore. Non ci sono parole”, scrive su X il presidente israeliano, Isaac Herzog. “Sono a pezzi i nostri cuori, i cuori dell’intero Paese. A nome dello Stato di Israele, abbasso la testa e chiedo perdono. Perdono per non avervi protetti in quel giorno terribile. Perdono per non avervi riportati a casa sani e salvi”.

I corpi degli ostaggi sono stati portati dalla Croce Rossa alle truppe dell’Idf e Gaza. L’esercito ha eseguito una breve cerimonia militare guidata dal rabbino dell’Idf Eyal Karim. Poi il trasferimento all’istituto forense Abu Kabir per l’identificazione, che potrebbe durare fino a 48 ore. Secondo l’emittente pubblica Kan, i feretri sono chiusi a chiave e Hamas non ha consegnato le chiavi per aprirle. Prima dell’apertura, l’Idf ha controllato che non ci fossero trappole esplosive.

Articolo in aggiornamento

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