Beppe Grillo, silurato dal Movimento Cinque Stelle di Conte dopo il voto dell’Assemblea Costituente che cancella il ruolo del garante, ha deciso di richiedere la ripetizione del voto. È una prerogativa che gli viene riconosciuta dallo Statuto del Movimento e a cui l’Elevato ha deciso di far ricorso. A quanto si apprende, il leader pentastellato non intende infilarsi in una disputa giuridica: Conte fa sapere che presto gli organi collegiali si riuniranno e si tornerà a ricorrere al giudizio degli iscritti. Anche sui quesiti che riguardano il ruolo dell’ex comico. L’obiettivo di Grillo sarebbe quello di far mancare il quorum nella speranza che una seconda votazione non coinvolga lo stesso numero di votanti che, peraltro, nelle questioni cruciali (ruolo del Garante, modifica del nome o del simbolo, regola dei due mandati) non è stato così elevato.
Il movimento di Conte ormai va verso il Partito Democratico. Io devo dire la verità: non ho alcuna nostalgia del M5S delle origini, dei suoi casini e delle scemenze che ha introdotto nella nostra società. Anzi: Grillo è il male. Io l’ho sempre considerato tale, anche quando molti miei amici miei e conoscenti lo hanno votato. Come negli anni ’70 votavano comunista perché pensavano che fosse chic o di rottura rispetto alla società borghese, così hanno trattato il grillismo. Ma era evidente che votare un movimento tutt’altro che liberale era sbagliato.
Perciò non ho nessuna nostalgia verso Grillo, quello rompeva i computer e poi grazie a Casaleggio ha creato un movimento fondato sui computer. Certo fu una una grande intuizione politica, visto che ha preso il 25%. Il punto è un altro: quello che sta succedendo nei media e nei dibattiti è lo sdoganamento del contismo. Il Movimento non è più quello di Grillo che non stava né a destra né a sinistra, oggi il M5S si allea col Pd, è un cespuglietto del Pd, quindi le critiche verranno meno. Conte ritornato ad essere un buono.
Però fate attenzione. La verità di tutta questa Assemblea Costituente è un’altra. Gli ex grillini hanno “ucciso” il padre per un motivo molto semplice: perché non vogliono avere più il limite dei due mandati. Se c’era una cosa chiara che diceva Grillo, e che io non condividevo, è che lui non voleva la professionalità della politica. Dopo due mentati ritorni a fare il nulla che facevi prima. In realtà questi dopo che sono entrati nel Palazzo hanno capito che non era così male. Posso capire che il Movimento si debba evolvere, ma francamente ieri nella sala c’era un gruppo di persone che devono tutto a Grillo, che senza di lui non avrebbero alcuno stipendio, eppure hanno fatto la “ola” quando è uscito il risultato della votazione sul Garante. Una roba da matti.
dalla Zuppa di Porro