Economia

La verità sul debito pubblico: Bankitalia ha creato miliardi dal nulla

Continua il dibattito sulle finanze italiane tra i commentatori del nostro sito

bankitalia debito pubblico © emilm tramite Canva.com

Ci spiace essere oggi un tantino polemici con chi è così gentile da commentare un articolo nostro, ma sono ormai trenta anni che in Italia soffriamo non per mancanza di “disciplina di bilancio”, ma per mancanza di comprensione di fatti economici:

1. l’Argentina ha sempre avuto un debito pubblico basso, quello che aveva era debito estero, era indebitata con l’estero perché importava molto e esportava poco. L’Italia è sempre in surplus con l’estero e ha una posizione netta con l’estero positiva. Questi sono fatti così noti che non stiamo a citarli riferimenti, ma stupisce che Romiti confonda debito pubblico e debito estero;

2. lo spread, cioè la differenza tra costo dei titoli italiani e tedeschi, è circa 1,8%, in passato è stato anche del 5%, ad esempio nel 2011, quando fu utilizzato per far dimettere Berlusconi e far venire Monti. Quanto era il debito/Pil nel 2011? 118%, quando lo spread era sul 5%. Quanto è adesso? 141% del Pil. E lo spread è 1,8%. Se Romiti citasse dei dati ogni tanto sarebbe più interessante discutere. Purtroppo, i dati economici sono antipatici, mostrano che lo spread era 5% quando il debito/Pil era molto più basso, e rovinano la narrativa;

3. tra il 2014 e il 2022 gli interessi pagati sul debito, non solo dall’Italia, ma da tutto il mondo industriale sono stati tra 0 e 1% mentre il debito aumentava sempre sia in totale che in % del Pil. Parliamo di circa 8 anni, non di un episodio. E in Giappone è così da circa 20 anni. Non è però un’anomalia recente, perché In passato, tra il 1950 e il 1980 i tassi erano sempre o quasi sempre inferiori all’’inflazione per cui il debito/Pil non aumentava.

Come mai? Perché la Banca Centrale e le banche controllate dallo Stato compravano loro il debito dallo Stato o lo finanziavano. Il “mercato” tra il 1950 e il 1980 non aveva un ruolo rilevante. Questo anche negli Stati Uniti. Il fenomeno per cui il “mercato” determina il costo del debito è un fatto recente, da fine anni ’80 e solo in Occidente. Intorno al 2014 di nuovo le Banche Centrali hanno comprato loro il debito (e hanno finanziato a tasso zero le banche perché lo comprassero) e il “mercato” di nuovo ha perso rilevanza.

La storia a cui abbiamo brevemente accennato e i dati riportati indicano che lo Stato, non è come una famiglia o un impresa privata che deve o aumentare gli incassi e ridurre le spese o indebitarsi. Lo Stato può creare denaro o far creare a banche pubbliche o la Banca Centrale denaro. Non viviamo più in un sistema con monete metalliche da alcuni secoli per cui devi scoprire nuove miniere d’oro per avere più soldi in circolazione. Che sia così è evidente dal fatto che la quantità di denaro nell’economia aumenta sempre, in tutti i paesi.

Per Romiti è sempre la stessa e bisogna quindi prenderla a prestito. Ma qualunque statistica mostra che il denaro oggi è di natura elettronica, sono saldi nei conti bancari, aumenta sempre ovunque nel mondo. Non è una nostra tesi, è la semplice realtà. Il problema è che si sono sprecati 300 miliardi per 140mila migranti all’anno, per i lockdown, ricoveri Covid da 3mila euro al giorno, tamponi e vaccinazioni a peso d’oro e per le sanzioni alla Russia e le armi a Zelensky. Ma i 300 miliardi in più negli ultimi tre anni li hanno “trovati”.

Miracolosamente, per queste cose si è aumentato il debito pubblico, finanziato da Bankitalia creando dal niente, in totale, 800 miliardi dal 2014 ad oggi. È però impossibile leggere sui giornali, sentire nei talk show o anche su questo ottimo sito che Bankitalia ha creato 800 miliardi dal niente. Anche se è scritto nel suo bilancio. Non si può dirlo perché altrimenti crolla la finzione dei soldi in quantità fissa e dello Stato che deve far quadrare i conti come una famiglia. Negli Stati Uniti o in Cina e Giappone e nel resto del mondo si sono creati molti più soldi che in Italia negli ultimi venti anni, tanto è vero che il debito globale nel mondo è ora di 300 mila miliardi.

Il problema è solo che in altri paesi ne hanno sprecati di meno. Da noi hanno creati di colpo 300 miliardi dal 2020, ma solo per lockdown, vaccini, migranti, sanzioni alla Russia e soldi a Zelensky. Ma vi ricordate che fino al 2019 i deficit erano sempre 2,3% del Pil e poi bam! per miracolo con i lockdown sono balzati al 10% del Pil? I soldi negli ultimi tre anni li hanno “trovati”, ma nel bilancio di Bankitalia non sui mercati! E Bankitalia ha questo potere solo perché una legge glielo conferisce, non ha miniere d’oro. Come diceva Aristotele il denaro è “nomisma”, una creatura della legge, una convenzione della polis che lo regola. Il dramma è che siamo in mano a personaggi e poteri che lo creano al ritmo di centinaia di miliardi quando lo decidono per scopi che non interessano o danneggiano la popolazione, come finanziare un’invasione di disperati dall’’Africa.

Paolo Becchi e Giovanni Zibordi, 4 ottobre 2023