1.Accelerazione nel riscaldamento?
Il dibattito continua con Boldrini che finalmente riconosce che il riscaldamento attuale non è anomalo, visto che nel passato il pianeta è stato più caldo (Deo gratias!) e che però ci chiede se per caso esso è oggi proceduto con accelerazione anomala rispetto ai riscaldamenti del passato. Io dico di no: affinché ci sia maggiore accelerazione nel riscaldamento, deve, innanzitutto, esserci riscaldamento; e poi esso deve procedere con velocità maggiore. Senonché dalla figura seguente è evidente che negli anni 1940-80 (anni del dopoguerra di boom di emissioni di CO2) ci fu rinfrescamento (in quegli anni le cronache e gli “scienziati” del tempo allarmavano per il timore di una imminente era glaciale). Quindi nessuna maggiore accelerazione, in realtà nessuna accelerazione e anche nessuna decelerazione nel riscaldamento: ci fu rinfrescamento!
Visioni risponde che quegli anni del dopoguerra furono anni di elevato inquinamento da zolfo (che sul clima ha un effetto “rinfrescante”) e che con le politiche ambientali dopo il 1980 quando quell’inquinamento diminuiva, voilà, ecco che torna il riscaldamento. Ma questo non è vero, perché il picco di massimo inquinamento da zolfo si ebbe nel 1990, gli accordi internazionali per la riduzione di quell’inquinamento (protocollo di Helsinki) era del 1990, entrato in vigore nel 1993 e cominciato ad essere implementato ancora dopo. Di fatto bisognerà attendere il 2000 prima di arrivare ad inquinamenti da zolfo ai livelli del 1940. Ma il riscaldamento ricominciava già nel 1980 e non può essere attribuito alla ridotta concentrazione di zolfo di 20 anni dopo.
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In ogni caso, qualunque sia la ragione del rinfrescamento, il fatto è che non è possibile dire che ci fu accelerazione di riscaldamento (visto che ci fu rinfrescamento). Sarebbe come dire che le pietre hanno pensieri ma non possono comunicarceli: affermazione non falsificabile e quindi estranea al metodo scientifico. È vero che negli anni 1980-99 ci fu un accelerato riscaldamento, ma un riscaldamento con accelerazione maggiore si ebbe negli anni 1690-1720: si veda la figura seguente.
Inoltre, di nuovo, negli anni 2000-14 occorse quel che gli stessi climatologi chiamano hiatus climatico, come si vede in questa figura da me presentata nel dibattito.
Appena mostro questa figura Visioni subito sbotta [59:00]: «Franco Battaglia non ha capito questo grafico, e non l’hanno capito tutti quelli come Franco Battaglia che sostengono che non c’è alcun cambiamento climatico». Ancora una volta Visioni mi attribuisce frasi false con lo scopo di dimostrare che io sbaglio. Ancora una volta lo ripeto: io non sostengo che non esiste il cambiamento climatico, ma sostengo il contrario. Verrebbe da dire che è Visoni che ritiene che i cambiamenti climatici non esistono perché se fosse vero che quello attuale è dovuto alle emissioni antropiche di CO2, allora logica vuole che se non ci fossero tali emissioni non ci sarebbe cambiamento climatico. Ma meglio non infierire. Poi Visioni parla per dieci minuti abbondanti, con la parlantina di un venditore di spazzole, senza dare alcuno straccio di prova che l’attuale riscaldamento sia dovuto alle emissioni di CO2. Ascoltate da soli il video e ditevi se ci capite qualcosa. Visioni propone un articolo su Nature che ricostruirebbe il clima degli ultimi 2000 anni. Ma quell’articolo è sbagliato – viola il teorema di Nyquist-Shannon – ma siccome non ne ho parlato nel dibattito, al momento sospendo la questione, cui dedicherò un articolo successivo, dopo che avrò finito il resoconto del dibattito.
2.Spettro di assorbimento della CO2.
Propongo invece di discutere la questione dello spettro di assorbimento della CO2. La Terra emette radiazione infrarossa con lunghezza d’onda tra 4 e 50 micron; ma, in questo intervallo, la CO2 assorbe radiazione infrarossa solo tra 14 e 16 micron. Quindi la domanda è: com’è possibile che questa piccolissima finestra di assorbimento (14-16, nell’intervallo 4-50) possa alterare in modo così allarmante il riscaldamento globale? C’è da attendersi che una volta che vi sia abbastanza CO2 da saturare la radiazione tra 14 e 16 micron, aggiungere altra CO2 non comporti alcun aumento di effetto serra. I calcoli a questo proposito li han fatti i prof. Happer e Wijngaarden in un lavoro la cui figura 4 mostro nel corso del dibattito:
In questo grafico, (l’area sotto) le curve rappresentano la radiazione IR che va dalla Terra nello spazio. Quella liscia blu se non ci fossero gas-serra; quella a zig-zag nera interrotta (e completata) da quella verde, in assenza della sola CO2; quella a zig-zag nera con 400 ppm di CO2 e quella a zig-zag nera interrotta (e completata) da quella rossa con 800 ppm di CO2. È evidente – e il buon Boldrin se ne accorge – che mentre dal verde al nero il salto è notevole (cioè, rispetto a zero ppm di CO2, i 400 ppm di CO2 contribuiscono significativamente al GW), passare da 400 ppm a 800 ppm non modifica sostanzialmente il GW. Insomma, l’attuale CO2 presente è, come si dice tecnicamente, a saturazione.
Qui accade una cosa spiacevole che rivela la disonestà intellettuale delle argomentazioni di Visioni e anche quella della reazione del moderatore.
Ma ve lo racconto alla prossima puntata.
4. Continua
Franco Battaglia, 31 luglio 2024
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