Nell’ultima puntata della Zanzara, Giuseppe Cruciani ha commentato così l’ipocrisia della sinistra sul caso Ilaria Salis, di Christian Raimo e la sparata del Nobel Parisi.
“Che cosa abbiamo imparato in questi giorni di ferro, di discussione anche molto accesa su quello che ha detto il signor Christian Raimo? Abbiamo imparato una cosa molto semplice”, ha esordito Cruciani, “La violenza è legittima, basta che sia antifascista. La violenza contro la quale tutti ci battiamo è legittima in alcuni casi, basta che sia una violenza targata antifascista. Quando la violenza è targata antifascista allora tutti a dire «Eh però i neonazisti», «Eh però Orban» o «C’è scritto nella Costituzione». Abbiamo imparato una cosa: sono tutti i pacifisti, tutti per la legalità, però se la violenza è targata antifascista contro le teste rasate allora è legittima. Incredibile”.
Successivamente, Cruciani ha parlato del brutale pestaggio subito da una tredicenne di religione islamica in Francia per non aver indossato il velo ed essersi truccata: “Per le femministe il problema è la schwa. Peraltro in Italia si sta celebrando un processo, sempre dalle parti dell’Emilia, dove sono accusati di avere minacciato di morte una persona del proprio gruppo familiare, anche lei perché voleva vivere all’occidentale. Però questi non sono un problema per le femministe nostrane, per carità.”
Cruciani ha poi preso di mira il premio Nobel Parisi, riferendosi a una sua dichiarazione che collegava la crisi della sanità al cambiamento climatico: “Ha detto «la crisi della sanità è legata al cambiamento climatico, le temperature in crescita fanno male agli anziani». Fanno male agli anziani? La crisi climatica e la causa de ‘li mortacci vostra!”
Cruciani ha poi lanciato una frecciatina al collega David Parenzo: “A me ha messo tristezza che ieri il mio amico David di nome, Parenzo di cognome, era nella sua televisione La7 circondato da persone che lui una volta reputava amici suoi, persone vicine eccetera. Lo hanno bombardato, massacrato e l’unica persona che lo appoggiava era un critico d’arte che scrive sul quotidiano Libero che si chiama Luca Beatrice”.
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