L’abbraccio disperato, poi la piena: tre giovani travolti dal fiume coi soccorsi a pochi metri

L’allarme lanciato da un passante. I tre giovani, un ragazzo e due ragazze, hanno cercato di resistere alla forza dell’acqua tenendosi abbracciati

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Ragazzi fiume 2

Un abbraccio. Forse una speranza. Forse la disperazione. In Friuli tre giovani lungo le sponde del Natisone sono stati risucchiati dalla corrente proprio mentre cercavano di afferrare la fune che li avrebbe portati in salvo. Sono stati trascinati via dalla corrente e ora la i vigili del fuoco di Udine li stanno cercando.

Il fatale incidente si è verificato nei pressi di Premariacco, una tranquilla località situata a breve distanza da Udine, dove le acque del Natisone, ingrossate dalle piogge recenti, hanno ingannato due ragazze e un ragazzo. Stando a quanto riferito dall’agenzia Ansa, i tre sono stati avvistati per l’ultima volta su un isolotto del fiume, apparentemente ignari del pericolo incombente.

Un testimone, trovandosi a passare sul ponte Romano, ha captato le loro grida di aiuto, avviando immediatamente le procedure di soccorso e tentando di offrire conforto ai giovani in difficoltà. Malgrado gli sforzi, la corrente si è rivelata implacabile. Le circostanze dell’accaduto sono state documentate dai telefoni cellulari dei presenti, come riportato da UdineToday.

Le operazioni di soccorso sono state messe in atto senza alcun ritardo, vedendo l’impiego di elicotteri e squadre specializzate nel soccorso fluviale. I tentativi di salvataggio, tuttavia, sono risultati infruttuosi a causa della potenza delle acque. La situazione descritta testimonia un momento di estrema urgenza e difficoltà, nel quale la forza della natura ha avuto la meglio.

A seguito di questa tragedia, l’attenzione è stata nuovamente focalizzata sul divieto di balneazione vigente nel tratto di fiume interessato. Nonostante le restrizioni in atto, i pericoli insiti nel Natisone restano poco noti a molti, in particolare ai visitatori occasionali. La pericolosità data dalla rapida corrente e dalle forre nascoste nelle vicinanze del ponte Romano costituisce un rischio notevole, spesso sottovalutato.

In risposta all’accaduto, il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, ha attivato un canale di comunicazione con i cittadini attraverso Facebook, fornendo aggiornamenti costanti sulla situazione. La comunità locale si è attivata nella speranza di ritrovare i giovani, un sentimento rafforzato dalle parole dell’assessore ai lavori pubblici, Antonio Michelutti, che ha mantenuto una visione positiva nonostante le sfide imposte dal fiume.

La capacità del fiume di passare rapidamente da uno stato di calma a uno di pericolo estremo è ben nota. Come sottolineato da Michelutti, episodi di piena simili a quello osservato non sono rari, ma l’imprevedibilità del fiume rappresenta una costante minaccia.

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