L’immagine di Lula usata dai narcos per spedire coca
L’immagine dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva (PT), che si candida al secondo turno delle elezioni, è utilizzata dai trafficanti di droga di Itaperuna, nel nord-ovest della Baixada Fluminense, che incollano la foto del politico sui pacchetti di droga venduti ai consumatori. Il fatto è emerso nelle prime ore di mercoledì scorso, nel corso di un’operazione portata avanti dai militari del 29° Battaglione di Polizia Militare dello Stato di Rio de Janeiro, che ha arrestato un narcos che casa sua, nel Loteamento Boa Vista, con 71 munizioni e 164 pacchi di cocaina, con sopra le foto di Lula che indossava il berretto ‘CPX’ – un’abbreviazione della parola Complexo de Alemao, dove domina il PCC – indossato da lui recentemente durante un comizio proprio nella favela carioca.
Nicaragua e Russia raggiungono un accordo sull’energia atomica
I governi di Daniel Ortega e Vladimir Putin coopereranno sullo sviluppo delle infrastrutture nucleari in Nicaragua. L’accordo firmato con Mosca è un “Accordo tra il governo della Federazione Russa e il governo della Repubblica del Nicaragua sulla cooperazione nel campo delle applicazioni non energetiche dell’energia atomica per scopi pacifici”. Tale documento pone le basi per la cooperazione in un’ampia gamma di settori, in particolare per la “sensibilizzazione” della popolazione sulle tecnologie nucleari, lo sviluppo delle infrastrutture nucleari della Repubblica del Nicaragua e l’uso non energetico dell’energia atomica.
Human Rights Watch: Stati Uniti e Messico violano diritto internazionale su migranti venezuelani
La decisione dei governi statunitense e messicano di estendere ai migranti venezuelani l’uso di una misura sanitaria di Trump che consente loro di essere espulsi in 12 ore “mette a rischio vite umane e viola il diritto internazionale”, ha dichiarato ieri Human Rights Watch (HRW). Propongo pezzo.
L’organizzazione per i diritti umani ha indicato in una dichiarazione che al 18 ottobre 4.050 venezuelani erano stati rimpatriati in Messico in applicazione della misura, entrata in vigore il 13 ottobre. Prima di quella data né gli Stati Uniti né il Messico avevano espulso i migranti venezuelani perché il Venezuela rifiuta di accettare i trasporti aerei dai rimpatriati. I venezuelani espulsi in Messico nei giorni scorsi hanno ricevuto visti validi solo per pochi giorni dalle autorità messicane che ordinano loro di lasciare il Paese attraverso il confine guatemalteco, ha detto HRW. Con la decisione di estendere l’applicazione del Titolo 42 ai venezuelani, il presidente degli Stati Uniti Biden “punisce i venezuelani che sono stati costretti a fuggire a piedi dal proprio Paese, negando loro il diritto di chiedere asilo”, ha denunciato Tyler Mattiace, ricercatore di HRW .
“Il governo cerca di addolcire questa politica abusiva con un programma di permessi umanitari di cui beneficiano solo pochi”, ha aggiunto. L’organizzazione ha affermato che “il governo Biden deve ripristinare il diritto di chiedere asilo a tutte le persone che arrivano al confine USA-Messico, indipendentemente dalla loro nazionalità, mezzi finanziari, legami familiari o documenti con cui viaggiano”. Il numero di venezuelani che arrivano al confine con gli Stati Uniti è aumentato negli ultimi anni a causa di “una brutale repressione contro l’opposizione e un’emergenza umanitaria gravissima. Più di sette milioni di persone sono fuggite dal Venezuela dal 2014. Tra gennaio 2021 e agosto 2022, le autorità statunitensi hanno arrestato più di 200.000 venezuelani al confine tra Stati Uniti e Messico”.
Petro incontra il capo della CIA in Colombia
L’incontro tra il capo della Central Intelligence Agency, William Joseph Burns, e il presidente colombiano Gustavo Petro è stato a porte chiuse. Non si conoscono i dettagli delle questioni discusse. “Qualche decennio fa forse saremmo nemici, oggi gli regalo un’amaca e un sacchetto di dolcificante estratto dalla canna da zucchero”, ha scritto Petro su Twitter, in un messaggio accompagnato da una fotografia in cui i due si stringono la mano. Di certo c’è che entrambi i governi hanno deciso di trattare in modo diverso il traffico di droga, dopo quattro decenni di lotte senza successo in cui la Colombia rimane il più grande produttore mondiale di cocaina e gli Stati Uniti il principale consumatore.
Joaquín “El Chapo” Guzmán chiede il rilascio e un nuovo processo
Il boss condannato all’ergastolo negli Usa, ha chiesto ieri tramite i suoi legali “di archiviare l’accusa, ordinare un nuovo processo e programmare un’udienza per verificare le prove”.
Gli Stati Uniti al Messico: Non comprate scanner cinesi per controllare il confine
I funzionari americani temono che le apparecchiature permettano a Pechino di raccogliere dati. Ne scrive oggi il Washington Post.
Paolo Manzo, 22 ottobre 2022
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