Alla fine è Vladimir Putin a ridersela di gusto. Sì, perché secondo quanto riportato dal Washington Post, la first lady ucraina Olena Zelenska ha deciso di declinare l’invito della Casa Bianca in occasione del discorso sullo Stato dell’Unione che il presidente americano, Joe Biden, terrà giovedì. La notizia non è tanto questa, quanto le motivazioni dietro questo “no” secco e perentorio della moglie del presidente Volodymyr Zelensky: la possibile presenza di Yulia Navalnaya, vedova del dissidente russo Alexei Navalny. Nemici di Putin, ma questo non basta a unire le forze. I perchè sono limpidi.
In base a quanto riportato dal Washington Post, la presenza della vedova di Navalny avrebbe provocato imbarazzo agli ucraini perché Kiev non avrebbe dimenticato vecchie dichiarazioni di Navalny sulla Crimea. A Kiev nessuno ha perdonato le dichiarazioni nazionaliste del simbolo dell’opposizione a Putin: Navalny aveva infatti sostenuto l’annessione della Crimea da parte di Mosca nel 2014, per poi correggere le sue posizioni anni dopo e ribadendo la sua contrarietà all’invasione del 2022. Diverse le motivazioni del rifiuto rese note da Kiev: la Zelenska abbia rifiutato l’invito americano per precedenti impegni e non per la presenza della vedova di Navalny.
“L’ambasciata ucraina negli Stati Uniti ha recentemente ricevuto un invito per la First Lady dell’Ucraina a partecipare al discorso del presidente degli Stati Uniti al Congresso il 7 marzo. Tuttavia a causa degli eventi previsti nel programma, inclusa la visita a Kiev di bambini provenienti da un orfanotrofio, pianificato da tempo purtroppo la first lady non potrà prendere parte all’evento”, la nota resa nota nelle scorse ore.
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Ma non è tutto. La moglie di Zelensky non sarà l’unica a disertare l’evento con protagonista Biden. Anche Yulia Navalnaya ha deciso di non partecipare: “Yulia è stata invitata e ha preso in considerazione l’idea di andare”, ma “penso che tutti dimentichino le circostanze degli eventi” con “il marito morto due settimane fa” e lei che “è stata in viaggio per tutto questo tempo”, le parole di Kira Yarmish, che per anni è stata la portavoce del dissidente. Oggi è il primo giorno in cui la vedova ha fatto ritorno a casa ed ha bisogno di tempo per riprendersi.
Insomma, il clima è rovente e la guerra resta sullo sfondo, così come le necessità di Kiev di ottenere ulteriori aiuti militari. Come evidenziato in apertura, l’unico che può sorridere è Putin.
Massimo Balsamo, 6 marzo 2024
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