“L’algebra è razzista”. Eliminata per 10 anni perché penalizza i neri

Dopo dieci anni di esilio, la materia è stata reintrodotta nelle scuole medie di San Francisco. Ma il dibattito è aperto

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Fortunatamente a volte il buonsenso ha la meglio sull’estremismo woke, su chi vede il razzismo in ogni dettaglio, in ogni particolare. Una delle patrie del clan dei risvegliati è San Francisco, emblema del progressismo tra successi e disuguaglianze, ora al centro della rivoluzione dell’AI. Ebbene: poche settimane fa la stragrande maggioranza dei cittadini – l’81 per cento – ha votato a favore della reintroduzione del corso di algebra 1 nell’8th grade – la terza media in Italia – dove era stata abolita nel 2014. Il motivo? Per diminuire le disuguaglianze nei confronti di afroamericani e ispanici: per non dare vita a una scuola a due velocità, si decise di eliminare i livelli e unificare l’insegnamento della materia, mettendo fine alla tracking policy. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.

Anzichè democratizzare la matematica, lo stop all’algebra razzista ha promosso la mediocrità, finendo per creare maggiori disuguaglianze. Come riportato dal Messaggero, le famiglie più ricche potevano infatti pagare lezioni private e corsi di preparazione per permettere ai propri figli di affrontare la matematica nel primo anno di superiori. Gli altri studenti, invece, dovevano ripetere il corso e imparavano molto meno di quanto facessero prima. La soluzione? Abolire l’algebra. Geniale, per ricorrere a un eufemismo. Gli studi hanno dimostrato che questa scelta ha creato enormi disparità, portando solo a una diminuzione drastica degli studenti delle minoranze iscritti al corso di algebra 1 nel primo anno delle superiori.

Da qui la decisione di porre fine all’integralismo woke. Il San Francisco Unified School District ha deciso di inserire algebra 1 tra le materie dell’anno prossimo, iniziando il percorso per ristrutturare i corsi. Netto il giudizio di Melodie Baker di Just Equations, non profit che combatte le disuguaglianze nel sistema scolastico americano: “I programmi a più livelli non hanno portato a risultati equi. Togliere i livelli non ha portato a risultati equi. Quindi è logico che non li mantengano, ma dovranno trovare nuovi modi per implementare l’algebra di terza media che garantisca risultati migliori per gli studenti neri e latini. Non semplicemente tornare a quello che stavano facendo prima”.

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Come San Francisco, anche il sistema scolastico di Cambridge, in Massachusetts, ha scelto di rimettere il corso di algebra 1 in terza media. Ma in tutto il Paese il dibattito è aperto su quale sia il momento migliore per iniziare l’insegnamento della materia. Una cosa è certa: oltre a non essere razzista – con buona pace dei talebani – il bando alla matematica è anche controproducente.

Franco Lodige, 10 aprile 2024

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