“L’impresa è fondamentale per far crescere e sviluppare questo Paese. Tutti devono capire che senza impresa non c’è lavoro, non c’è occupazione, non si crea quella ricchezza da distribuire per far sì che i cittadini vivano decorosamente in un Paese migliore”. Quello pronunciato da Marco Bonometti alla Ripartenza 2023 di Bari è stato un vero e proprio inno alla libera impresa. Di quelli che, purtroppo, si sentono troppo raramente. Da noi intervistato a margine della propria partecipazione all’evento pugliese organizzato da Nicola Porro, il Presidente e Amministratore Delegato OMR ha lanciato il proprio appello a sostegno delle imprese italiane, a tutela di quella capacità di ‘saper fare’ tutta made in Italy di cui egli stesso è interprete.
“Noi come OMR siamo presenti cinque continenti, però siccome sono italiano, sono lombardo e sono bresciano, voglio continuare a fare questo mestiere nel mio Paese. Per cui ce la stiamo mettendo tutta. Se oggi l’industria italiana mentre rappresenta ancora un’eccellenza è perché ci sono gli industriali, le donne e gli uomini che ogni mattina si recano nella propria azienda e cercano di trovare soluzioni nuove innovative con spirito di sacrificio”, ha argomentato Bonometti ai nostri microfoni, con la stessa travolgente verve che ha entusiasmato a più riprese la platea del teatro Petruzzelli di Bari.
Al Presidente e Amministratore Delegato OMR abbiamo anche chiesto come l’impresa abbia vissuto e attraversato il difficile momento della pandemia. Durante la fase più acuta del Covid, infatti, l’imprenditore rezzatese era presidente di Confindustria Lombardia. “È stato un momento molto difficile. Gli industriali avevano cercato di trovare le soluzioni per poter reagire e essere vicini alle famiglie dei lavoratori. Noi abbiamo fatto il cosiddetto ‘protocollo Covid’ perché volevamo tenere aperto le aziende farmaceutiche e le aziende alimentari. Poi avevamo puntato molto sulle bombole ossigeno, che in quel momento era l’elemento che faceva la differenza”, ci ha raccontato Bonometti, ricordando lo spirito di abnegazione e di sacrificio mostrato in quella fase da molte piccole e medie imprese costrette alla chiusura quasi totale. “Abbiamo cercato di difendere le attività essenziali per permettere ai cittadini di poter affrontare un momento così delicato senza disagi e soprattutto per permettere anche alle famiglie di trovare un supporto”.
Marco Leardi, 22 luglio 2023
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