Langone scomunica Zuppi e Casarini: “Così finanziano l’islamizzazione”

Ma il cardinale difende l’ex no global dopo gli scandali emersi dalle chat della Ong Mediterranea

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Langone Zuppi Casarini

Bisognerebbe prendersi il tempo per leggere il pezzo che Camillo Langone pubblicato oggi sul Giornale. Il motivo? Perché mette in riga l’intervista con cui il Cardinal Zuppi nei giorni scorsi ha benedetto, difeso e sostenuto l’apostolo Luca Casarini, già No Global e ora profeta di questa nuova Chiesa così tanto dedita alla causa dei migranti.

Casarini santo subito

Non che vi sia motivo di stupirsi, visto che pure il Santo Padre s’è inginocchiato ai piedi del dissidente che oggi siede nel sinodo di Papa Francesco. Eppure questa “beatificazione, velocissima, senza inchiesta, senza avvocato del diavolo, senza miracoli, saltando tutti i passaggi canonici” del Casarini ha fatto storcere il naso a Langone. Non tanto perché avvenuta sul Corriere della Sera, anziché di fronte al Dicastero per le cause dei santi. Ma perché c’è qualcosa che non torna in questa Chiesa che finanzia “con i soldi dell’8 per mille, ossia dei fedeli, la sua ong consacrata all’immigrazione”.

Le risposte del cardinal Zuppi

Zuppi “va talmente in estasi quando parla del portavoce della ong Mediterranea”, scrive Langone, che “arriva a contraddire il Nuovo Testamento” quando rivendica la querela del Casarini ai suoi accusatori benché Gesù nel suo Vangelo “sconsiglia le querele”. Non solo: “San Paolo – fa notare Langone – nella Prima lettera ai Corinzi, dice che intentar cause è qualcosa di vergognoso. E Don Bosco vieta le denunce in modo categorico: «Non si venga a questioni davanti ai tribunali laici!». Niente da fare, il cardinale se ne impipa: «La magistratura farà chiarezza». Non sembrano le parole di un prete, sembrano le parole di un avvocato”.

Langone critica Zuppi

Un avvocato secondo cui, citiamo testualmente, “il Vangelo non è un distillato di verità”. “Dunque è una favola?”, si chiede Langone che sente in tale “penosa affermazione” un “inconfondibile profumo di eresia“. Ma in fondo, ci sarà un motivo se ormai “i credenti non si dimostrano per nulla entusiasti di questa Chiesa indifferente alla persona e alle parole di Cristo: a messa ormai vedo solo teste bianche e i seminari, vuoti, leggo che vanno all’asta”. Lo scandalo “dei soldi dei cattolici usati per finanziare l’islamizzazione (più sbarchi più moschee, in prospettiva) non farà certo crescere l’ammontare dell’obolo domenicale”. Ma “Zuppi il pericolo di disgustare altri fedeli non lo vede e beatifica Casarini contro tutto e contro tutti”.

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