Inizia un nuovo capitolo della carriera di Roberto Mancini, ex commissario tecnico della nazionale italiana, che si appresta a guidare la squadra di calcio dell’Arabia Saudita. La nomina è stata ufficializzata con una conferenza stampa a Riad, dove Mancini si è presentato con entusiasmo e ferma determinazione, dichiarando: “Il nostro obiettivo è provare a vincere una Coppa d’Asia che manca da 27 anni”.
Mancini va in Arabia
L’allenatore jesino, dopo tante polemiche in Patria e l’accuse di essere stato trattato “come il mostro di Firenze”, ha esposto i prossimi appuntamenti dell’Arabia, sottolineando come alla squadra rimangano quattro mesi di preparazione: quattro amichevoli, due gare di qualificazione ai Mondiali e altre tre settimane di allenamento prima della competizione. Nonostante la forte presenza di team di alto livello in Asia, come Giappone, Australia e Corea, l’intento di Mancini è ben chiaro: “Andremo lì per vincere”.
L’ex ct dell’Italia ha poi svelato il suo approccio alla nuova esperienza: “Per ora è importante conoscere bene i giocatori e le loro qualità, poi sceglieremo il modulo”. Ha inoltre sottolineato l’evoluzione positiva del calcio saudita negli ultimi dieci anni e la sua intenzione di “creare una buona atmosfera per i giocatori”. Però è contento di essere lì: “Voglio ringraziare al presidente Yasser Al Misehal per avermi scelto e sono molto orgoglioso di essere qui e di iniziare il mio lavoro”.
Le polemiche con l’Italia
Non poteva mancare, ovviamente, un accenno al suo recente passato alla guida della nazionale italiana e al successo ottenuto, con una striscia di 37 partite senza sconfitta. Mancini ha infatti ringraziato l’Arabia Saudita per aver battuto l’Argentina all’esordio ai Mondiali in Qatar, permettendogli di conservare il record di imbattibilità. I maliziosi non mancheranno di far notare che l’Argentina non avrà raggiunto il record, ma in quella stessa competizione ha vinto il Mondiale. A cui l’Italia invece non ha neppure partecipato.
Dettagli a parte, molti si attendevano una risposta alle accuse di Gabriele Gravina, presidente della Figc. Mancini non l’ha mai citato, ma una rivelazione l’ha fatta: l’ex ct azzurro assicura di aver iniziato a parlare con la Federazione Saudita a metà agosto, dunque dopo le sue dimissioni dalla guida della nazionale italiana. Un fulmine a ciel sereno, tanto che “alcuni dei miei assistenti non sapevano di questa situazione”. Comunque tutti dovrebbero seguirlo nella nuova avventura: “Ora devono risolvere delle questioni personali in Italia, ma comunque siamo qui in numero sufficiente per iniziare il lavoro. Gli altri ci raggiungeranno ma abbiamo tempo a sufficienza per fare tutto”.