Il podcast di Sallusti

Lasciate stare Laura Chiatti: libero eros in libero Stato

Il podcast di Alessandro Sallusti del 3 maggio 2023

Eros o non eros? Questo è il nuovo dilemma degli italiani. “Non tollero l’uomo che si mette a fare il letto, a dare l’aspirapolvere. Mi abbassa l’eros, me lo uccide”. Hanno suscitato molta discussione sui social queste parole di Laura Chiatti a Domenica In.

L’attrice è stata ospita di Mara Venier con il marito Marco Bocci per presentare il nuovo film La Caccia. Quando la discussione si sposta dal reddito di cittadinanza a sotto le lenzuola, vuol dire che la situazione del paese sta migliorando e questo è un bene. Ma proprio perché Laura Chiatti ha chiaramente parlato di quello, cioè di cosa accade sotto le lenzuola e non di un modello sociale neppure familiare – se inteso come modello di parità o di economia domestica – beh, l’unica cosa che mi viene da dire è che sono assolutamente fatti suoi e perciò non giudicabili.

 

Qui insomma stiamo parlando di Eros, non di diritti, e ognuno di Eros ha il suo. Cosa chi lo tiene vivo a vedere o immaginare il marito in palestra e chi è i fornelli, chi ha fantasie erotiche di un certo tipo e chi di un altro. Almeno in questo campo, lasciamo fuori il politicamente corretto, anche perché, giralo come lo giri, l’eros, a differenza dell’amore, è innanzitutto scorretto e trasgressivo, oltre che altrettanto soggettivo. L’Eros insomma non ha nulla a che fare con i soldi, con il potere, con le regole, l’Eros non è nelle nostre disponibilità, nel senso che nessuno è in grado di provare il piacere in base alle leggi, agli usi e ai costumi condivisi e, tanto meno, a regole culturali di moda in un certo momento.

Quindi, lasciamo che Laura Chiatti lasci liberi le sue fantasie. Ecco, che almeno la fantasia non diventi dibattito politico divisivo, che una di sinistra debba dire per forza che la Chiatti è una perversa vittima e succube del maschilismo e qualcun altro all’inverso, che è una donna perfetta perché non costringe il suo uomo a fargli d’aiuto cameriere, cosa di cui, tra l’altro, a occhio, a lei non servirebbe stante il reddito che percepisce. Chiudiamola qui, quindi, prima che a qualcuno o a qualcuna dei parlamentari in cerca di un minuto di gloria e di visibilità gli venga in mente di presentare un progetto di legge per regolamentare l’erotismo. No, per carità, libero Eros in libero stato e ognuno si arrangi come meglio crede.

Alessandro Sallusti, 3 maggio 2023