Esteri

Biden: “Alternativa è III Guerra Mondiale”. Berlino invia i missili, Londra muove i caccia (LIVE)

Terzo giorno di guerra in Europa. In Ucraina capitale sotto assedio. Il presidente: “Nessuna resa”

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Tre giorni di guerra. Dopo il riconoscimento delle repubbliche separatiste del Donbass, dopo lo storico discorso di Putin, dopo i bombardamenti mirati sugli aerei e sulle basi difensive ucraine, oggi è il giorno della battaglia strada per strada. Kiev. È nella capitale che si decide il futuro dell’Ucraina.

Putin ieri ha fatto un appello agli ucraini chiedendogli di cacciare il presidente Zelensky e i suoi sodali “nazisti e ubriaconi” che avrebbero piazzato difese missilistiche nei quartieri residenziali per usare “la popolazione civile” come “scudo umano”. Kiev respinge le accuse. E resiste, forse più di quanto ci si potesse attendere. Le vittime militari sono numerose: qualche centinaio da parte ucraina, confermate dal presidente Zelensky. Oltre 3.500 quelle russe, stando almeno al report ucraino.

Mosca si sta muovendo su più direttive. Elicotteri da assalto hanno conquistato l’aeroporto di Hostomel, a Nord di Kiev, dove le forze armate russe stanno convogliando le truppe per l’attacco finale alla capitale. Nel distretto di Obolon già da ieri erano segnalati scontri nelle strade. Intanto le forze russe avanzano anche da Sud e da Est. I separatisti di Donetsk e Luhansk sono penetrati per diversi chilometri nei territori del Donbass fino a tre giorni fa nelle mani degli ucraini. Dalla Crimea i reparti russi sono avanzati su Mariupol e Odessa. L’area dell’ex centrale nucleare di Chernobyl è in mano alle truppe di Putin partite dalla vicina Bielorussia.

Zelensky intanto si difende. Ieri Draghi in Parlamento, rivelando un mancato appuntamento telefonico, aveva raccontato di un presidente ucraino rinchiuso in un bunker chissà dove, scatenandone l’ira, un tweet piccato (“sposterò l’agenda di guerra per lui”) e un video dimostrativo in strada. Nella notte Zelensky ha rifiutato la proposta statunitense di evacuazione: “Servono munizioni – ha detto – non un passaggio per lasciare l’Ucraina”. Armi che in serata sono arrivate: la Germania ha annunciato l’invio di 1000 armi anti carro e 500 missili “appena possibile”.

L’Occidente ha reagito all’aggressione “non provocata”. Nessun appoggio aereo o di truppe a Kiev, che non fa parte della Nato. Ma intanto l’Alleanza sta spostando truppe, aerei e navi sul fianco orientale. All’Ucraina sta arrivando anche ampio supporto logistico e umanitario oltre, ovviamente, alle sanzioni. Intanto lo stop al North Stream 2, che avrebbe portato il gas in Germania saltando proprio l’Ucraina. Poi il blocco all’accesso ai finanziamenti internazionali, le sanzioni agli oligarchi russi e alle banche. Infine, la decisione di congelare i patrimoni di Putin e del suo ministro degli esteri Lavrov (che però negano di averne al di fuori della Russia). Non mancano le tensioni. L’Europa è divisa sulla possibilità di escludere la Russia dal sistema dei pagamenti internazionali SWIFT: renderebbe difficile, se non impossibile, pagare il gas russo. E per i Paesi come Italia e Germania, dipendenti dalle risorse di Mosca, provocherebbe uno choc energetico forse irreparabile.

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Qui sotto la diretta minuto per minuto del terzo giorno di invasione russa in Ucraina. Come in tutte le guerre, la propaganda da entrambe la parti richiede poi di misurare tutte le dichiarazioni. Ma anche questo fa parte della storia. Qui sotto, tutto quello che succede e viene dichiarato su entrambi gli schieramenti.

The unprovoked and illegal assault on Ukraine is continuing. See below for an update from Defence Intelligence. #StandWithUkraine pic.twitter.com/TwlnDxLCuV

19.18 Kiev fa saltare i collegamenti con la Russia

Secondo il sito Kyiv Independent l’Ucraina avrebbe deciso di far saltare la linea ferroviaria che collega la Russia all’Ucraina. La mossa servirebbe per tagliare i rifornimenti alle truppe russe.

19.15 Biden: “Sanzioni? Alternativa sarebbe terza guerra mondiale”

E’ la prima volta che si parla ufficialmente e ad alto livello del rischio di una terza guerra mondiale. Biden spiega però il motivo per cui la Nato ha scelto di sostenere l’Ucraina, con sanzioni e mezzi, senza però portare truppe sul territorio ucraino.

19.10 Biden: “Putin ha sottovalutato i rischi”

In una intervista televisiva, il presidente americano ha sottolineato l’errore strategico di Putin con la decisione di invadere l’Ucraina. La Nato, infatti, si sarebbe dimostrata “più unita” e ora rischia anche di allargarsi. Svezia e Finlandia infatti ieri sono state inviate alla riunione della Nato. L’invasione, dice Biden, “sta producendo l’effetto esattamente opposto a quello che voleva”.

19.00 La Germania invia artiglieria all’Ucraina

Una novità assoluta per la Germania, che storicamente non invia armi nelle zone di guerra: il governo tedesco ha deciso di inviare 1.000 armi anticarro e 500 missili terra-aria a Kiev. Dovrebbero passare attraverso l’Estonia “il prima possibile”. “L’attacco russo segna una svolta epocale – ha scritto su Twitter Olaf Scholz – E’ nostro dovere fare del nostro meglio per sostenere l’Ucraina nella difesa contro l’esercito invasore di Putin. Per questo mandiamo mille armi anticarro e 500 missili Stinger ai nostri amici in Ucraina“.

Questo si aggiunge ai 350 milioni di euro inviati dagli Stati Uniti d’America per la difesa dell’Ucraina.

18.51 Kiev: pronti a trattare

Il presidente ucraino Zelensky in conferenza stampa ha fatto sapere che l’Ucraina è sempre pronta a “negoziati per salvare vite umane”.

18.50 Zelensky: “Combatteremo fino alla liberazione”

In un video messaddio, il presidente ucraino ha rilanciato la battaglia per la protezione di Kiev e dell’Ucraina: “Combatteremo finché non libereremo il Paese – ha detto – Se nascono già bambini nei rifugi, anche mentre continuano i bombardamenti, allora il nemico non ha chance in questa guerra, che è indubbiamente una guerra di popolo”.

18.10 Germania pronta a “limitare” l’accesso Swift

Da due giorni il nodo cruciale delle sanzioni occidentali ruota attorno al sistema di pagamento Swift, che metterebbe in difficoltà nell’immediato Mosca. Tra le nazioni più restie ci sono la Germania e l’Italia, entrambe dipendenti in larga parte dal gas di Putin. Berlino, dopo che il cancelliere Scholz si era detto contrario alla sanzione, oggi ha aperto ad una restrizione “mirata e funzionale” del sistema di pagamento internazionale.

17.45 Il Pentagono: combattimenti più intensi a Kharkiv

17.00 La Nato sposta le truppe a Est

Come annunciato ieri dalla Nato, sono iniziati i movimenti delle truppe Alleate per sposare mezzi e uomini sul fronte orientale. In un tweet, Londra ha mostrato le foto di caccia e mezzi anfibi pronti a partire. Per la precisione si tratta di navi della Royal Navy, truppe dell’esercito britannico e caccia della Royal Air Force. Si parla di mille soldati in arrivo nei prossimi giorni che raddoppiano la presenza del Regno Unitop in Estonia. Londra fa anche sapere che i caccia della Raf hanno “già completato le loro prime missioni di polizia aerea in tutta la regione”. Lo stesso fanno altri aerei che pattugliano lo spazio aereo Nato in Romania e Polonia.

16.40 Il bollettino di guerra di Mosca

Consueto briefing del rappresentante ufficiale del Ministero della Difesa della Russia, il maggiore generale Igor Konashenkov: “Ieri, a seguito delle dichiarazioni del regime di Kiev sulla sua disponibilità ai negoziati, sono stati sospesi i combattimenti attivi nelle direzioni principali dell’operazione. Dopo che la parte ucraina ha abbandonato il processo negoziale, oggi a tutte le unità è stato ordinato di sviluppare un’offensiva in tutte le direzioni secondo il piano operativo”.
–  “Le unità delle forze armate della Repubblica Popolare di Luhansk continuano ad avanzare in direzione dell’insediamento Rubezhnoye. Oggi le truppe della LPR hanno ampliato la linea offensiva e avanzato dall’inizio dell’operazione fino ad una profondità di 46 chilometri, conquistando gli insediamenti di Ščastja e Muratove”.
– “Il raggruppamento delle truppe della Repubblica Popolare di Donec’k, avanzando in direzione di Petrovskoe, è avanzato di altri 10 chilometri e ha conquistato gli insediamenti di Starognatovka, Oktyabrskaya e Pavlopil”.
– “La sera del 25 febbraio, durante l’evacuazione dall’isola di Zmeiny, 82 soldati ucraini, su 16 imbarcazioni della Marina Ucraina, hanno cercato di attaccare le navi della Flotta del Mar Nero. Lo scopo di questo attacco era innanzitutto uccidere coloro che avevano deposto le armi e accusare la Russia di aver ucciso i prigionieri. Come risultato della battaglia navale, 6 imbarcazioni della Marina Ucraina sono state distrutte. Nessuno degli 82 soldati ucraini provenienti dall’isola di Zmeiny è rimasto ferito”.
Poi l’accusa agli Stati Uniti: “Durante l’attacco delle imbarcazioni ucraine, veicoli aerei strategici senza equipaggio degli USA RQ-4 Global Hawk e MQ-9A Ripper stavano sbarrando l’area della provocazione. C’è un’alta probabilità che siano stati gli UAV americani a guidare le imbarcazioni ucraine verso le navi della flotta russa del Mar Nero.
– “Il regime nazionalista di Kiev distribuisce massicciamente e incontrollabilmente armi automatiche, lanciagranate e munizioni negli insediamenti ucraini. Il coinvolgimento dei civili ucraini da parte dei nazionalisti nei combattimenti porterà inevitabilmente a incidenti e vittime. Esortiamo i cittadini ucraini a mostrare coscienza, a non soccombere a queste provocazioni del regime di Kiev e a non sottoporre se stessi e i loro cari a sofferenze inutili”.
– “I nostri dati di intelligence continuano a registrare il collocamento di jet e artiglieria nei quartieri residenziali non solo a Kiev, ma anche in altre città ucraine. La leadership dell’Ucraina ha ripetutamente dichiarato che non si fa scudo con i civili e non installa armi da fuoco pesanti nelle città. Una bugia di tale portata potrebbe avere gravi conseguenze. Ripetiamo, questo è fatto deliberatamente per provocare colpi di ritorsione da parte delle forze armate russe sui residenti degli insediamenti. La leadership nazionalista ucraina usa gli stessi metodi dei terroristi”.
Infine, l’appello ai cittadini ucraini: “Chiediamo alle autorità criminali di Kiev di rimuovere immediatamente tutte le armi pesanti dalle loro case e dai quartieri residenziali delle città.
Sottolineerò ancora una volta che le forze armate russe non effettuano attacchi nei quartieri residenziali delle città ucraine”.

16.30 Londra: “L’avanzata russa rallenta”

Secondo i servizi di intelligence della Gran Bretagna, diffusi dal ministero della Difesa inglese, “l’avanzata delle truppe russe in Ucraina si è temporaneamente rallentata a causa di difficoltà logistiche e per la forte resistenza ucraina”. Per quanto riguarda gli scontri di questa notte, quasi avrebbero “probabilmente coinvolto un numero limitato di gruppi di sabotatori già posizionati in Ucraina”. Inoltre, le forze armate russe stanno bypassando le più importanti città ucraine lasciando alcuni reparti a circondarle. L’obiettivo militare primario, infatti, resta la conquista di Kiev.

15.30 Peskov: “Sanzioni? Prevedibili”

Il portavoce del Cremlino Peskov ha spiegato che “le sanzioni sono piuttosto gravi” ma anche che “ci stavamo preparando seriamente e in anticipo. Quindi, sostanzialmente sono prevedibili”. In Europa intanto si discute sull’esclusione della Russia dal sistema di pagamenti internazionali Swift. Cadute le reticenze di Italia e Ungheria, resta ora da convincere la Germania. Il presidente polacco è volato dal cancelliere Scholz per convincerlo.

15.00 Kiev: “Erdogan promette di chiudere il Bosforo”. La Turchia smentisce

Stando a quanto dichiarato dal presidente ucraino Zelensky, la Turchia avrebbe promesso di chiudere l’accesso dal Bosforo alle navi russe. Non ci sono per ora conferme sull’attività turca e anzi l’ambasciata russa dichiara di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali in merito. “Ringrazio il mio amico Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan e il popolo turco per il loro forte sostegno. Il divieto di passaggio delle navi da guerra russe al Mar Nero e il significativo sostegno militare e umanitario all’Ucraina sono estremamente importanti oggi”, ha scritto Zelensky.

La Turchia, stando a quanto riportano le agenzie locali, avrebbe chiesto alla Russia di fermare le operazioni militari. Erdogan si sarebbe anche mostrato disponibile ad ospitare in Turchia i trattati di pace. “E’ necessario un cessate il fuoco immediato per evitare altri danni all’Ucraina e altri morti”, avrebbe detto il leader turco. Ma, stando a quanto riportato dal portale web “Middle East Eye”, non avrebbe affatto promesso di chiudere a Mosca l’accesso al Mar Nero.

14.30 Mosca: “Kiev si rifiuta di trattare. Riprendiamo l’avanzata”

“Poiché la parte ucraina si è effettivamente rifiutata di avviare negoziati, le principali forze russe hanno ripreso la loro avanzata oggi pomeriggio in linea con il piano operativo”, ha detto Dimitry Peskov, portavoce del Cremlino, ai giornalisti. Lo riporta l’agenzia Interfax.  “In attesa dei negoziati previsti con la leadership ucraina ieri pomeriggio, il comandante in capo, il presidente russo, ha emesso un ordine per fermare temporaneamente l’avanzata delle principali forze russe”. Dopo una presunta sospensione, dunque, adesso dovrebbero riprendere gli scontri.

“Qualsiasi guerra finisce inevitabilmente con la trattativa – ha detto il Consigliere del capo dell’Ufficio del Presidente, Mykhailo Podoliak:- L’Ucraina ha ascoltato la posizione negoziale delineata a Mosca. Conoscono la nostra opinione sul formato negoziale e sulla nostra posizione negoziale. Quindi i loro commenti che presumibilmente ci siamo tirati indietro dai colloqui fanno solo parte della loro tattica. Stanno cercando di spingere le trattative in un vicolo cieco prima ancora di iniziare. È chiaro che serve un approccio diverso. I negoziati devono basarsi sul buon senso ed essere tali che si possa operare una decisione giusta nell’interesse del popolo e dello stato nazionale dell’Ucraina. Con la loro resistenza, gli ucraini hanno dimostrato che metterci in un angolo cieco è un’ambizione irrealistica. Beh, la menzogna dei russi che presumibilmente le loro forze avevano l’ordine di fermare nega la realtà che il mondo intero ha visto sabato sera. E anche stamattina. I combattimenti sono stati brutali, con la massima intensità. Perché il Presidente Volodymyr Zelensky non accetta categoricamente condizioni e ultimatum inaccettabili per l’Ucraina. Solo trattative a pieno titolo”.

Poco dopo, il governo ucraino ha smentito di aver rifiutato i negoziati, spiegando però che le condizioni poste da Mosca erano “inaccettabili”. Nelle scorse ore, Zelensky aveva invitato Putin a sedersi al tavolo della pace. Il leader russo sembrava disposto a inviare una squadra di negoziazione a Minsk. Poi non se ne è fatto nulla.

13.00 Coprifuoco a Kiev: “Chi esce trattato da nemico”

Infuria la battaglia a Kiev. Le truppe russe sarebbero a 15km  dal centro, anche se i due ponti sul fiume sarebbero ancora in mano agli ucraini. Il presidente Zelensky si è mostrato in video e ha affermato che l’Ucraina si sta difendendo: “Non ci sono burattini, qui”. L’assalto di Mosca sarebbe stato respinto, stando alle informazioni ucraine. Resta però il fatto che i soldati di Putin hanno conquistato l’aeroporto vicino a Kiev e che le battaglia infuria in tutta diverse zone della città. Non è un caso se il sindaco della capitale, Vitalii Klitschko, ha lanciato un avvertimento: “Da oggi, 26 febbraio 2022, il coprifuoco durerà dalle 17:00 alle 8:00 per una più efficace difesa della capitale e sicurezza dei suoi abitanti. Questo coprifuoco è introdotto fino alla mattina del 28 febbraio.
Tutti i civili che saranno in strada durante il coprifuoco saranno considerati membri dei gruppi di sabotaggio e di ricognizione del nemico. Si prega di trattare la situazione con comprensione e di non uscire”. Il motivo riguarda anche la presenza di “sabotatori” travestiti da normali cittadini. Un video è stato pubblicato sempre sul canale telegram del sindaco.

12.45 L’Italia fornirà “assistenza per difendersi”

“Il presidente Zelensky ha confermato il chiarimento totale del malinteso di comunicazioni avvenuto ieri e ha ringraziato il presidente Draghi per il suo sostegno e per la forte vicinanza e amicizia tra i due popoli – spiega Palazzo Chigi in una nota -. Il presidente Draghi ha ribadito al presidente Zelensky che l’Italia appoggia e appoggerà in pieno la linea dell’Unione Europea sulle sanzioni alla Russia, incluse quelle nell’ambito SWIFT. Il presidente ha detto che l’Italia fornirà all’Ucraina assistenza per difendersi. I due presidenti hanno concordato di restare in stretto contatto nell’immediato futuro”.

12.30 La Francia blocca una nave russa nella manica

12.00 Medvedev: pena di morte in Russia

L’ex presidente russo ha fatto sapere che dopo la sospensione della Russia dal Consiglio d’Europa, decisione annunciata ieri da Luigi Di Maio, adesso nel territorio della Federazione potrebbe essere re-introdotta la pena di morte per alcuni particolari reati.

11.45 Zelensky si mostra in video

Dopo la denuncia russa di una sua fuga, sul canale Facebook il presidente ucraino si mostra per un messaggio alla nazione. “Ci siamo alzati e abbiamo combattuto con successo gli attacchi del nemico – scrive – I combattimenti continuano. In molte città e aree del nostro stato. Ma sappiamo che stiamo proteggendo, il paese, la terra, il futuro dei bambini. Kiev e le città chiave della capitale sono controllate dal nostro esercito. Gli occupanti volevano bloccare il centro del nostro stato e mettere qui il loro marionette, come a Donetsk. Abbiamo infranto la loro idea”. Il video è stato registrato in un luogo interno, lo stesso, pare, da cui si è collegato nei tre giorni di invasione russa.

11.40 Mosca: ‘Zelensky è fuggito

Secondo Mosca il presidente Zelensky sarebbe già scappato da Kiev. A riferirlo è il presidente della Duma russa, Vyacheslav Volodin, sul suo canale telegram. Il presidente ucraino si troverebbe a Leopoli. “Zelensky ha lasciato Kiev in fretta e furia. Ieri non era nella capitale ucraina. Lui e il suo entourage sono fuggiti nella città di Leopoli, dove è stato organizzato un luogo di residenza per lui e i suoi collaboratori”, ha scritto Volodin sul suo canale Telegram. Ad informare il presidente della Duma sono stati i membri della Rada che avrebbero cercato di incontrare Zelensky. Il video diffuso nelle scorse ore di Zelensky sarebbe stato registrato qualche ora prima di essere diffuso.

La notizia è stata riportata poi anche dall’agenzia di stampa russa Interfax.

In questa guerra di informazioni, difficilmente verificabili, gli ucraini accusano invece la Russia di mettere bombe nei pupazzi dedicati ai bambini.

11.36 Mosca: “Attacchi ucraini nel Donbass”

Il ministero della difesa russo, citato dall’agenzia Interfax, le truppe ucraine avrebbero attaccato i territori delle autoproclamate repubbliche in Donbass. “Negli ultimi dieci giorni di escalation sono stati registrati 597 casi di attacchi da parte delle forze armate ucraine. Il nemico ha sparato 7.212 ordigni di vario calibro in totale”, si legge. A seguito delle ostilità, 11 civili sono stati uccisi e altri 28 feriti.

11.00 Varsavia: 100mila profughi ucraini in Polonia

10.48 Mondiali di calcio, la Polonia sciopera

“Niente più parole, è tempo di agire! A causa dell’escalation dell’aggressione della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina, la nazionale polacca non ha intenzione di giocare la partita di spareggio contro la Russia. Questa è l’unica decisione giusta. Siamo in trattative con le federazioni svedese e ceca per presentare una posizione comune alla Fifa”. Ad annunciarlo su Twitter il presidente della Federcancio polacca, Cezary Kulesza. Robert Lewandowski si dice d’accordo con questa situazione: “Non riuscirei a scendere in campo”.

10.30 Draghi e Zelensky si sentono

Dopo le incomprensioni evidenti di ieri, il presidente ucraino e il primo ministro italiano si sono sentiti. “Questo è l’inizio di una nuova pagina nella storia dei nostri Stati . Mario Draghi in una conversazione telefonica ha sostenuto la disconnessione della Russia da SWIFT, la fornitura di assistenza alla difesa. L’Ucraina deve entrare a far parte dell’UE”. Ieri Luigi Di Maio aveva confermato che il Belpaese non avrebbe posto veti al blocco dei pagamenti internazionali di Mosca, anche se in Europa – come rivelato da Borrell – permangono grossi dubbi su questa ipotesi. Per il ministro dell’Economia Franco, disconnettendo Mosca da Swift non sapremmo come pagare il gas russo.

10.15 Mosca smentisce il missile sul condominio

Secondo fonti russe a colpire l’edificio sarebbe stato un razzo della contraerea ucraina.

10.00 Kiev: 198 morti

Secondo il ministro della Salute ucraino, Viktor Liashko, 198 morti, di cui 3 bambini, 1115 feriti, 33 dei quali bambini.

09.00 Le foto del condominio colpito da un missile

Un nuovo video del condominio di Kiev colpito da un missile. Secondo fonti di stampa vi sarebbero feriti, ma nessun decesso. Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha parlato di 25 civili morti – tra cui due bambini – nel corso dei bombardamenti di questa notte.

08.48 Kiev denuncia: ecco il video dei razzi sul condominio

Il ministero della Difesa russa su Twitter pubblica il video del missile che avrebbe colpito un condominio a Kiev. “Registriamo i crimini di guerra della Federazione Russa contro la popolazione civile dell’Ucraina In video – il momento del lancio del razzo al condominio su Lobanovsky 6 e. Video dalla telecamera di sorveglianza di una casa vicina”.

Qui sotto il video dei soccorsi

08.40 Kiev: “La Russia non avanza”

Su Facebook, il consigliere del capo dell’ufficio del presidente, Mikhail Podol âk, ha spiegato che “le forze armate della Federazione Russa non hanno ottenuto alcun vantaggio operativo-tattico nelle ultime 24 ore che indichi che sta vincendo”.

08.35 Kiev: nella notte colpito un condominio

Il ministro Dimitry Kuleba ha diffuso su twitter la foto di un condominio di Kiev colpito dagli assalti russi. “Kiev, la nostra bellissima e pacifica città, ha trascorso un’altra notte sotto l’attacco delle forze di terra e dei missili russi. Uno di loro ha colpito un condominio a Kiev. Chiedo al mondo di isolare completamente la Federazione Russa. Espellere gli ambasciatori. Embargo petrolifero. Bisogna distruggere l’economia russa. Fermare i criminali di guerra della Federazione Russa!”, ha scritto.

08.32 Kiev: distrutti 14 aerei russi

Su Facebook, l’esercito ucraino informa di aver abbattuto:
Aeroplani -14
Elicotteri – 8
Carri armati – 102
Mezzi blindati – 536
Attrezzatura per automobili – 17
Magazzini – 3000

08.30 Zelensky: “Fateci entrare nell’Ue”

In un tweet, il presidente ucraino ha fatto sapere di aver parlato con Charles Michel. “È un momento cruciale per chiudere una volta per tutte la lunga discussione e decidere sull’adesione dell’Ucraina all’Ue”, ha scritto, chiedendo “ulteriore assistenza efficace e l’eroica lotta degli ucraini per il loro futuro libero”.

08.05 Macron: “Questa guerra durerà a lungo”

08.00 Kiev: “Respinto l’assalto russo”

L’esercito ucraino fa sapere di aver respinto un assalto russo nella città di Vasylkív nella regione di Kiev, dove ora sarebberp finiti i combattimenti durati tutta la notte. “La città rimane sotto il controllo dei militari ucraini”, ha riferito il sindaco Natalia Balasinovich. “Paracadutisti russi sbarcati con paracadutami nei campi, nelle foreste e nei villaggi della nostra comunità. La cosa più spaventosa era in Decembrists Street, ci sono stati scontri, la strada bruciava. Sognavano di catturare il nostro campo d’aviazione per ospitare le loro unità di combattimento, ma la nostra 40a Brigata ha respinto l’attacco”.

7.40 L’Ucraina: “Arrivano armi dai nostri partner”

In un tweet il presidente ucraino Zelensky informa che “un nuovo giorno in prima linea diplomatica è iniziato con una conversazione con Emmanuel Macron. Armi ed equipaggiamenti da parte dei nostri partner stanno arrivando in Ucraina. La coalizione contro la guerra sta funzionando!”. Il problema riguarda le linee di rifornimento. L’aeroporto di Hostomel è in mano ai russi. Lo spazio aereo anche e l’Occidente non ha varato una No Fly Zone sull’Ucraina. Le munizioni stanno quindi arrivando dalla Polonia con i mezzi su gomma.

Qui sotto le foto dei convogli arrivati dalla Polonia.

07.35 Mosca: “Conquistata Melitopol

Il maggiore generale Igor Konashenkov in un video ha rivelato lo stato dell’arte dell’offensiva russa in Ucraina. “L’operazione militare speciale continua”, ha detto.
– “I soldati della Repubblica Popolare di Luhansk sono avanzati fino ad una profondità di 30 chilometri e hanno conquistato gli insediamenti di Bakhmutovka e Grechishkino. Le unità militari della Repubblica Popolare di Donec’k, diretti in direzione di Novomayskoye, sono avanzate altri 6 chilometri”.
Secondo Mosca sono i “battaglioni nazionalisti, in ritirata, che stanno facendo “saltare in aria centrali elettriche e ponti”.
– “Unità delle forze armate russe hanno stabilito il controllo completo sulla città di Melitopol. Le truppe russe stanno adottando tutte le misure per garantire la sicurezza dei civili e per prevenire provocazioni da parte dei servizi segreti ucraini e dei nazionalisti”.
– “Nella notte, le Forze Armate della Federazione Russa hanno lanciato un’arma a lungo raggio ad alta precisione con missili da crociera infrastrutture ucraine militari”. Mosca esclude danni a civili e zone residenziali. In totale 821 installazioni militari sarebbero state distrutte.
In particolare:
14 aeroporti militari,
19 punti di controllo e di comunicazione,
24 complessi missilistici aviotrasportati dell’Air Force S-300 e Osa, 48 stazioni radar.
Sono inoltre stati abbattuti:
7 caccia, 7 elicotteri, 9 aerei senza equipaggio, 87 carri armati e altri veicoli blindati da combattimento, 118 unità di attrezzature speciali per veicoli militari.
Infine, la marina russa ha distrutto 8 imbarcazioni militari della marina ucraina.

7.30 Mosca spara missili da crociera

I missili, fa sapere la Russia, sono diretti contro “infrastrutture militari ucraine”.

7.15 Zelensky: “Non deponete le armi, difendiamo Kiev”

In un video pubblicato sui social il presidente Zelensky si è mostrato di nuovo in strada per smentire le notizie di una sua possibile fuga. “Io sono qui, non credete alle fake news – ha detto – Non deponiamo le armi, continuiamo a difendere il nostro Paese”.

06.00 A Kiev si combatte in strada

Video, diffusi dai canali facebook dell’esercito ucraino, mostrano combattimenti per le strade di Kiev.

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