La storia è semplice e pure banale, su cui domani vi proporremo un approfondito commento. Intanto però vediamo cosa è successo a Laura Pausini, finita nelle ultime ore nella bufera. La cantante italiana, nel corso di una trasmissione televisiva, si è rifiutata di cantare insieme agli altri ospiti “Bella Ciao” (inno molto conosciuto in Spagna per via della Casa di Carta) perché la considera una canzone “troppo politica”.
Laura Pausini dice “no” a Bella Ciao
Non vedo errori da parte della #Pausini, la sto rivalutando.
Non mi piace comunque, però con questo gesto, chapeau. https://t.co/UBnj9LNjU6— il_vittogram 🏴☠️🇮🇹 (@vittobonfante) September 13, 2022
Le polemiche social
Sui social si sono sollevate le solite polemiche, ormai immancabili ogni volta si tocca “il canto dei partigiani”. E neppure la Pausini nazionale è stata risparmiata. Sui social stata sommersa dalle critiche, con espressioni tipo “ti dovresti vergognare” e “le consiglio un ripasso delle basi della Costituzione italiana”. Lei, dal canto suo, ha risposto piccata su Twitter a chi sta cercando di trascinarla nella polemica politica. “Non canto canzoni politiche – ha scritto – né di destra né di sinistra. Quello che penso della vita canto da 30 anni. Che il fascismo sia una vergogna assoluta sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per propaganda politica. Non inventare ciò che non sono”. Libera Pausini in libero Stato.
No canto canciones politicas ni de derecha y ni de izquierda.
Lo que pienso de la vida lo canto desde hace 30 años.
Que el fascismo sea una verguenza absoluta me parece obvio para todos. No quiero que nadie me use para propaganda politica.
No se inventen lo que no soy.— Laura Pausini (@LauraPausini) September 13, 2022