Radek Jelinek è uno che di storie da raccontare ne ha sicuramente. La prima, quella della sua vita, quando da ventenne è fuggito dal “paradiso comunista” per approdare in Europa, arrivare alla Mercedes-Benz, scalarne tutte le posizioni fino ad arrivare al ruolo di presidente e Ceo della divisione italiana. Ma anche sul futuro del mercato dell’auto, dell’elettrico e della mobilità che verrà è in grado di spiegare come si sta muovendo il grande mercato dell’automotive.
Le sfide di Mercedes-Benz
Mercedes infatti ha scelto di “anticipare” la transizione verso il full elettric rispetto agli accordi europei del Fit for 55. “Noi vogliamo ottenere la neutralità sulle emissioni di CO2 entro il 2039 dunque per forza dobbiamo accelerare sull’elettrificazione”, spiega Jelinek. Poi per carità: “Ci saranno mercati che avranno bisogno ancora di auto endotermiche”, quindi ci vorrà del tempo. E poi la crisi dei microchip e i lockdown cinesi hanno rallentato alcuni processi, ma l’obiettivo è quello.
E i posti di lavoro che potrebbero andare perduti? “Sarà un cambiamento e andremo verso un altro mondo – spiega il Ceo di Mercedes a La Ripartenza – Non ci sarà meno lavoro, ma un lavoro diverso. Anche se certo: la filiera italiana, con 1 milione di persone occupate, deve adattarsi con grande velocità”.
L’auto del futuro
Anche perché l’auto del futuro è davvero dietro l’angolo. “Se pensiamo ad un’auto autonoma, di fatto già esiste. Le tecnologie ci sono. Il problema non è tanto la macchina, ma le leggi, le infrastrutture e il parco auto circolante. Le macchine infatti dovrebbero comunicare tra loro e ci sarebbe bisogno di una rete 5g ovunque”.
Marco Baronti, 19 luglio 2022