Cultura, tv e spettacoli

L'attacco a Rete4

Lavrov in tv, Sansonetti spiazza tutti: “Uno di quei politici che critica, una volta…”

La rivelazione del direttore del Riformista durante l’ultima puntata di Quarta Repubblica

Grandi polemiche in Italia per l’intervista esclusiva di Zona Bianca, su Rete4, a Sergej Lavrov. Il ministro degli esteri russo ha parlato per la prima volta in diretta con una tv italiana e la cosa ha sollevato, oltre a evidente invidie, anche una forte diatriba politica. Enrico Letta, Italia Viva, il Pd in coro e anche il premier Draghi hanno criticato l’intervista definita “oscena” e “un comizio senza contraddittorio”. Parole cui Mediaset ha risposto per le rime (“Oggi sappiamo qualcosa in più della Russia e di chi la governa”), ma che forse lasceranno comunque le braci ardere sotto la cenere.

Ieri, durante la puntata di Quarta Repubblica, si è parlato ovviamente di questo. Paolo Mieli, ex direttore del Corriere della Sera, ha difeso lo “scoop” di Giuseppe Brindisi. Lo stesso ha fatto anche Piero Sansonetti. Il direttore del Riformista si è concentrato su un dettaglio in particolare, ovvero sulla possibilità che le domande poste a Lavrov fossero concordate o che il conduttore non lo abbia “interrotto” o contraddetto a sufficienza come sottolineato da alcuni politici di sinistra da ieri indignati speciali. “Cosa deve fare Brindisi – ha detto – deve chiedere alla politica chi può intervistare e quali domande deve porre? Se fosse successo che la Rai avesse intervistato non so chi e avessimo iniziato a fare un processo, sai il sindacato cosa avrebbe fatto? Perché nessuno difende Brindisi?”. E ancora: “Ad uno di questi che ha criticato, una volta gli ho chiesto una intervista. E mi hanno chiesto quante domande gli facevo, quali gli facevo, se poteva rileggerla e se poteva cambiare le domande”. Di chi stava parlando?

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