Settimo giorno di guerra. Nella notte missili russi piovo su Kiev e su altre città ucraine, in particolare Kharkiv e Mariupol. La Russia sostiene di essere avanzata sul territorio, mentre sarebbe caduta la città di Kherson. Il governo di Zelensky resiste e spera nelle trattative: il primo round di negoziati si è tenuto due giorni fa, ma un nuovo incontro non è ancora in programma. Si parla, forse, di stasera nel tardo pomeriggio o del fine settimana. Sarà troppo tardi?
La cronaca della guerra
- Primo giorno: Putin ordina l’invasione
- Secondo giorno: La strenua difesa di Kiev di Zelensky
- Terzo giorno: Biden: l’alternativa è la Terza Guerra Mondiale
- Quarto giorno: Putin ordina l’allerta militare Dalla Nato sanzioni e armi all’Ucraina.
- Quinto giorno: Putin detta le sue condizioni a Macron
- Sesto giorno: Mosca attacca l’Ue: responsabili per le armi inviate a Kiev
Intanto l’Occidente reagisce come può. Le sanzioni stanno colpendo l’economia russa, che però – per ammissione dello stesso Joseph Borrell – si era preparata all’eventualità: la banca centrale russa aveva cambiato le sue riserve di dollari e euro in oro e yen, limitando l’azione delle sanzioni occidentali. Discorso diverso per il supporto militare all’Ucraina. La Nato ha assicurato che non metterà piede nel territorio, per evitare un conflitto mondiale, ma sta inviando armi e rifornimenti a Kiev. Per Mosca si tratta di una mossa che rischia comunque di trascinarci in un conflitto globale. “L’Europa – ha detto Sergej Lavrov, ministro degli Esteri russo – sarà considerata responsabile” di eventuali danni ai militari russi provocati dagli armamenti europei.
Per approfondire, leggi:
La strategia finale di Putin
“L’escalation la sta facendo l’Occidente”
Il discorso di Draghi: “Putin come i nazisti”
Usa vs Russia: chi ha più bombe nucleari
Perché è un rischio armare l’Ucraina
L’Ue censura i giornali russi. È questa la libertà?
18.30 Mosca parla di 481 propri soldati uccisi in Ucraina
18.15 I negoziati Mosca-Kiev si terranno domani
A riferirlo è Mosca: i negoziati si terranno domani e non stasera, come previsto in un primo momento. Stando a quanto trapela anche da Kiev, la delegazione ucraina avrebbe avuto problemi logistici e di collegamento con la controparte. I negoziatori di Putin sono invece già in territorio bielorusso a Brest, cittadina al confine tra Polonia e Bielorussia.
18.00 Lavrov: “Stiamo offrendo un accordo”
Nei giorni scorsi Vladimir Putin aveva dettato a Emmanuel Macron le sue condizioni per la fine delle ostilità. Oltre al riconoscimento ufficiale della Crimea, anche la neutralità dell’Ucraina e l’assicurazione che non entrerà nella Nato. Domani sono però previste le riunioni di negoziazione in Bielorussia tra le delegazioni russe e ucraine. Ed è qui che bisognerà trovare un accordo. Come riporta Interfax, Sergej Lavrov, potente ministro degli esteri russo, ad Al Jazeera ha fatto sapere che “non crede” che le richieste avanzate all’Ucraina riguarderanno la “resa”. “Ciò che conta di più non è il termine che verrebbe utilizzato. Stiamo offrendo un accordo. Garantirebbe i diritti legittimi di tutti i gruppi di persone che vivono in Ucraina, che include tutti minoranze etniche senza alcuna eccezione e la loro uguaglianza”. Kiev nei giorni scorsi aveva assicurato che non avrebbe negoziato in alcun modo una resa. Mosca, a quanto si può comprendere dalle parole di Lavrov, non intende fare passi indietro sulle repubbliche di Donetsk e Luhansk. Resta da capire quanto “estese” sarebbero le richieste di riconoscimento delle repubbliche indipendentiste.
Mosca, per voce del suo capo negoziatore, ha anche fatto sapere di essere pronta a mettere sul tavolo il cessate il fuoco. Non solo: Lavrov ha anche ribadito che “nell’ambito di questa operazione militare speciale è stato fissato un obiettivo chiaro per garantire la smilitarizzazione dell’Ucraina”. Determinati tipi di armi non dovranno mai essere schierate a Kiev. Tra queste, ovviamente, ci sono le testate nucleari.
17.55 Kiev: aspettiamo segnali sull’ingresso in Ue
Dopo aver parlato al telefono con Charles Michel, Zelinsky si ha detto di essere “in attesa di segnali positivi sull’ingresso dell’Ucraina in Ue”. Ieri il parlamento europeo ha dato il suo sì, ma il processo di adesione è molto lungo.
17.47 Mosca: “Sul tavolo c’è il cessate il fuoco”
Secondo l’agenzia russa Interfax, sul tavolo delle trattative che dovrebbero aprirsi stasera potrebbe esserci anche un cessate il fuoco. A dirlo è stato il capo negoziatore moscovita, Vladimir Medinsky.
17.45 Di Maio: “All’Aja l’inchiesta per crimini di guerra”
Su Twitter, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, scrive: “Ho appena sottoscritto, insieme ad altri Paesi, la procedura di attivazione della Corte penale internazionale, per identificare la sussistenza di eventuali crimini di guerra in Ucraina”.
17.40 Biden: “Dipende da Zelensky se lasciare l’Ucraina”
Gli Stati Uniti avevano già offerto al presidente ucraino di lasciare la città di Kiev. Ma Zelensky aveva risposto affermando che all’Ucraina servivano armi e non passaggi in taxi.
17.35 Lavrov: “Terza Guerra mondiale? Chiedete a Biden”
Il ministro degli Esteri della Russia, Sergej Lavrov, a chi gli chiede se il mondo è sull’orlo di una terza guerra mondiale risponde: “Chiedete a Biden”. Il ministro aveva già avvertito l’Occidente che l’invio di armi all’Ucraina verrà considerato un atto ostile e che la Nato sarà ritenuta responsabile di eventuali danni ai russi. “È il presidente Biden che dovrebbe rispondere a questa domanda. Biden ha detto che, se non avessero seguito la strada di tali sanzioni, la Terza Guerra Mondiale sarebbe stata un’alternativa. Pensare in questi termini… Dopotutto, Biden è un politico esperto, qualunque sia il tuo atteggiamento nei confronti di ciò che gli Stati Uniti fanno sull’arena mondiale”. E ancora: “Se una persona, alla domanda se ci sarebbe potuto essere qualcosa di diverso da questa ondata di sanzioni, dice che la Terza Guerra Mondiale sarebbe stata l’unica alternativa, non può non capire che una terza guerra mondiale può essere solo nucleare”.
17.34 Biden: “Uccidono deliberatamente i civili”
Lo ha detto il presidente Biden ai cronisti poco prima di partire. L’accusa rilancia quanto dichiarato anche dal governo ucraino. Mosca smentisce.
17.30 Kiev: trovati i documenti segreti della Russia
Secondo quanto riporta il canale Facebook delle forze armate ucraine, durante la battaglia l’esercito di Kiev avrebbe trovato “documenti segreti”. Quelli pubblicati sono in particolare documenti di pianificazione di una unità. “Tra i documenti trovati – si legge – mappe, compiti di combattimento, lista del personale” e molto altro. “Sulla base delle informazioni ricevute, si sa che i documenti previsti per la guerra con l’Ucraina sono stati approvati il 18.01.22 e l’operazione stessa di occupazione dell’Ucraina sarebbe dovuta avvenire entro 15 giorni, cioè dal 20.02 al 06.03”.
17.20 Lavrov: no alla bomba atomica in Ucraina
“C’è una capacità tecnica e tecnologica. Il presidente Vladimir Vladimirovich Putin ne ha parlato e anche i nostri esperti hanno commentato questa situazione. Posso affermare con sicurezza che non permetteremo che ciò accada”, ha detto il ministro degli Esteri Lavrov citato da Interfax
17.00 La Nato non manderà aerei in Ucraina
La Nato non risponderà “presente” all’appello dell’Ucraina a realizzare una no fly zone contro la Russia. Troppo rischioso: l’abbattimento di un caccia di Putin potrebbe scatenare un conflitto atomico.
16.34 Taglia da 1 milione di dollari su Putin
Un uomo d’affari russo, Alex Konanykhin, sul suo profilo Facebook e Linkedin, ha messo una taglia da 1milione di dollari sulla testa di Putin. Vivo o morto. “Prometto di pagare 1.000.000 dollari all’agente/i che, rispettando il loro dovere costituzionale, arresteranno Putin come criminale di guerra secondo le leggi russe e internazionali. Putin non è il presidente russo in quanto è salito al potere a causa di un’operazione speciale di far saltare in aria i condomini in Russia, poi ha violato la Costituzione eliminando le libere elezioni e assassinando i suoi avversari. In quanto cittadino russo e russo, vedo come mio dovere morale facilitare la de-nazificazione della Russia. Continuerò il mio aiuto all’Ucraina nei suoi eroici sforzi per resistere all’assalto dell’Orda di Putin”. Il post, con la foto di Putin e la scritta “Wanted Dead or Alive” è stato rimosso. È ancora visibile su Linkedin. La notizia è stata riportata anche dal Bild Online.
16.25 Uomini ucraini bloccati al confine
Secondo le agenzie di stampa ucraine, diversi uomini che cercavano di trovare rifugio in Polonia ee Modova sono stati fermati dalle guardie di confine ucraino. Il motivo? Il primo giorno di guerra, dopo l’invasione di Putin, il presidente Zelensky ha firmato l’introduzione della legge marziale. Tutti gli uomini tra i 18 e i 60 anni devono quindi restare nel Paese combattere.
16.20 La delegazione russa in viaggio verso il luogo dei negoziati
16.15 Mariupol, stretta d’assedio, è senza acqua
Dopo i bombardamenti russi, il sindaco teme centinaia di vittime tra i civili.
15.30 Ancora bombardamenti a Kharkiv
15.45 Kiev: mille volontari nella legione straniera
Sarebbero quasi mille i volontari, richiamati anche da Zelensky e dal suo governo, che si sarebbero uniti alla “Legione straniera” per combattere al fianco degli ucraini.
15.28 La centrale nucleare di Zaporizhzhia in mano ai russi
Si trova nel Sud Est dell’Ucraina. Lo fa sapere l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica. Mosca aveva già conquistato nei primi giorni l’area di Chernobyl.
15.20 Kiev: “Ci sono 2mila morti tra i civili”
13.45 Numeri a caso sui morti russi
Se Zelensky parla di 6mila decessi tra i russi, il Corriere stamattina citava fonti russe che sparavano addirittura a 10mila l’asticella dei soldati di Putin morti in combattimento. Le intelligence americane, invece, parlano di 2mila decessi. Mosca ha ammesso di aver perso dei soldati, ma non ha ancora fornito il numero esatto. Sarà lo stesso Putin a dirlo, oppure il ministro della Difesa.
13.30 Sindaco di Kershon: stiamo ancora combattendo
La Russia, nel suo briefing, aveva dichiarato “conquistata” la città di Kherson. Secondo il sindaco Igor Kolykhayev, invece, il potere sarebbe ancora in mano ucraina. Certo è che in città si combatte, strada per strada.
13.05 Banche russe sospese da Swift
Come deciso dall’Occidente, e approvato anche da Germania e Italia, la mossa “selettiva” contro le banche russe entra in gioco. La gazzetta ufficiale dell’Ue ha pubblicato i nomi delle sette banche che verranno colpite: Bank Otkritie, Novicombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, VNEsheconombank (VEB), VTB Bank. “Salva” per ora la Gazprom bank, quella più usata per i trasferimenti di denaro utili a comprare il gas. Intanto il portavoce del Cremlino ammette che l’economia russa “sta affrontando una forte pressione”, addirittura “un diro colpo”, anche se “c’è margine di sicurezza”.
13.00 Kiev: “La Nato pensa alla No Fly Zone”
Il ministro Dmytro Kuleba fa sapere di aver chiesto alla Nato una No Fly Zone e che questa sarebbe in corso di esame. Anche se è molto difficile: rischierebbe di costringere la Nato ad abbattere aerei russi, scatenando un conflitto mondiale.
12.52 Kiev: colloqui con Mosca riprendono stasera
+++13.30 Mosca: chi ci impone sanzioni “de facto ostile”+++
Anno scorso la Russia aveva pubblicato l’elenco di Paesi considerati ostili. Nell’elenco comparivano solo due stati: Usa e Repubblica Ceca. Adesso, secondo quanto riporta la Cnn citando il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, tutti gli Stati che impongono sanzioni o forniscono armi all’Ucraina sono “de facto ostili”: “In questo caso, l’elenco è secondario. Ma la risposta a queste azioni ostili deve essere analizzata. Facciamo quello che dobbiamo, quello che ci fa comodo”.
12.14 Kiev: pronti ai colloqui, ma non sappiamo quando
In un video pubblicato su Facebook, il ministro degli Esteri di Kiev, Dmytro Kuleba, ha fatto sapere che l’Ucraina è pronta a riprendere i negoziati ma non è ancora ben chiara la data. Nei giorni scorsi, alla fine del primo round, si era parlato di un nuovo incontro al confine tra Polonia e Bielorussia. Mosca ha già inviato la sua delegazione in Bielorussia e aspetta. “Non accetteremo ultimatum”, ha detto Kuleba.
11.50 I media ucraini: Yanukovic a Minsk
Secondo i media ucraini, ma al momento non ci sono conferme, l’ex presidente ucraino Viktor Yanukovic, deposto nel 2014 dopo le rivolte di piazza Maidan, sarebbe in Bielorussia. L’obiettivo di Putin sarebbe quello di riportarlo al potere a Kiev. Nella città, però, sfuggito agli arresti domiciliari, c’è anche un caro amico dello Zar, oligarca, leader del partito di opposizione e patron di alcune tv ucraine, che da molti era visto come il possibile “successore” di Zelensky
11.40 Lavrov avverte: “La prossima guerra sarà nucleare”
In una intervista ad Al Jazeera, il ministro degli esteri Lavrov – che ieri ha avvertito l’Italia e l’Europa sui rischi di fornire ami agli ucraini – fa sapere che il prossimo conflitto sarà nucleare. “Una Terza Guerra Mondiale, se dovesse scoppiare, sarebbe nucleare e devastante”,ha detto. Un avvertimento, dopo le “minacce” atomiche di Putin e l’ammissione di Biden dei giorni scorsi. Inoltre, il ministro degli esteri russo ha anche spiegato che Mosca non è affatto “isolata” perché “ha molti amici”. L’accusa all’Occidente è quella di essersi rifiutati di soddisfare le richieste di Mosca per la “formazione di una nuova architettura di sicurezza europea”.
Lavrov ha spiegato che la Russia si aspettava le sanzioni, anche se non quelle dirette ai media e agli atleti nello sport. Mosca è pronta a negoziare. “Siamo pronti al secondo round dei negoziati con Kiev, ma la parte ucraina sta prendendo tempo in linea con le istruzioni degli Usa”, ha spiegato il ministro. Che però non intende negoziare sulla Crimea: ormai fa parte della Russia.
11.30 La Nato e Johnson mostrano i muscoli
For the sake of Ukraine, Russia and the world – Putin must fail. pic.twitter.com/uUn0WEJ78W
— Boris Johnson (@BorisJohnson) March 1, 2022
09.30 Arrivano altre armi all’Ucraina
In questa corsa ad armare Kiev, anche la Spagna farà la sua parte. L’Australia ha pure annunciato che farà lo stesso e pubblicato le foto del suo aereo cargo inviato in Ucraina. “Le armi sono in arrivo. Ci sono molte armi, sarà abbastanza per colpire il nemico”, ha spiegato il ministro ucraino Kuleba. Sono 19 i Paesi che in questo momenti stanno fornendo armi alla resistenza ucraina.
Following the Prime Minister of Australia’s announcement on 27 February that Australia will provide defensive military assistance to Ukraine. An @AusAirForce C-17A Globemaster III departed Australia for Europe on 2 March carrying critical military equipment and medical supplies. pic.twitter.com/6D2KibU6M3
— Joint Operations Command (@hqjoc) March 2, 2022
09.00 L’appello di Zelensky: “Putin vuole cancellare l’Ucraina”
Con Kiev posta sempre di più sotto assedio, Zelensky torna a lanciare appelli al mondo. Dopo il via libera del parlamento Ue alla candidatura dell’Ucraina all’ingresso nell’Unione – processo che però sarà lunghissimo – ora il presidente afferma che la Russia intende “cancellare” il suo Paese dalla storia. L’appello è stato rivolto anche a Israele, facendo leva sul fatto che “il nazismo è nato dal silenzio”.
08.30 Londra: russi in difficoltà
Secondo l’intelligence britannica, sebbene i russi siano entrati a Kherson, l’avanzata lungo le altre assi sarebbe “limitata”. Questo sarebbe dovuto ad una combinazione di difficoltà logistiche e alla strenua resistenza degli ucraini. Confermati anche da Londra i bombardamenti notturni di Kharkiv, Kyiv, Mariupol, Chernihv. Secondo gli 007 di sua Maestà, sarebbero 660mila gli sfollati dall’inizio dell’invasione.
08.00 Kherson è stata conquistata
Lo riporta il ministero della Difesa russo, nel briefing mattutino sulla “operazione speciale”.
04.30 Paracadutisti russi atterrano a Kharkiv
Secondo l’esercito ucraino, alcuni paracadutisti russi sarebbero atterrati a Kharkiv nella notte. Segno che la battaglia per la città si fa sempre più infiuocata. Sempre secondo le stesse fonti, i sondati di Putin avrebbero attaccato un ospedale contiguo a un centro militare. Scontri in corso.
02.30 Mariupol circondata
Secondo l’intelligence britannica, la città nel Sud dell’Ucraina, sul Mar Nero, sarebbe circondata dalle truppe russe.
01.15 Kiev: la Russia sta rallentando
Secondo Valerii Zaluzhny, comandante in capo delle forze armate ucraine, “La Russia ha perso l’iniziativa tattica, l’offensiva è rallentata”. Mosca smentisce: le sue forze armate starebbero avanzando