Avvocata, membro della commissione Pari opportunità della Regione Toscana, quindi in quota Pd: Nura Musse Ali avrebbe avuto tutte le carte in regola per costruirsi attorno la figura della santina buonista in salsa dem. E invece ha deciso di mettere in imbarazzo anche il suo partito, dichiarandosi “a favore del ritorno del regime talebano” in un’intervista inquietante al quotidiano Il Tirreno. Per la legale di origini somale, la vittoria degli islamisti sarebbe “una tappa obbligata della storia, affinché finalmente” l’Afghanistan inizi “il proprio lento cammino verso un’interpretazione evolutiva delle sue leggi e la maturazione del concetto di vita politica e sociale”. Una ben strana teoria: per rivedere l’alba, gli afgani devono sprofondare nel buio. In effetti, Musse Ali dice di non condividere il modus operandi dei talebani. Ma allora perché la responsabile delle Pari opportunità in Toscana si rallegra del loro ritorno? La sortita è stata talmente infelice da aver costretto Simona Bonafè, segretaria regionale del Pd, a prendere le distanze dalla pupilla del partito, bersagliata dagli attacchi della Lega. Se non altro, Musse Ali è stata sincera: meglio lei, di quelli che 20 anni tifavano talebani e ora piangono per il ritiro della coalizione Nato…ta
L’avvocata amica del Pd: “Giusto il ritorno dei talebani”
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