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Le banalità di Gad Lerner sulla guerra in Israele - Seconda parte

Come mai Gad Lerner non lo ricorda mai? Questo per dire che la ragione non è mai da una parte o dall’altra quando stai a casa in cravatta e pantofole di velluto. L’invito a Lerner, e non solo, è magari di provare qualche sentimento umano prima di scrivere. Non si può giudicare da casa come se fosse un “quizzone” di Gerry Scotti e schiacciare il pulsante della risposta perché in ogni guerra ci sono talmente tante ragioni da non essercene nessuna.

Leggete questo testo Matto e vigliacco del 1991 di Gino Paoli: il cantautore di Monfalcone aveva previsto Lerner prima che (non) esistesse.

Io sono solo un matto

ed un matto non capisce

i comandi che han bisogno

di brillanti spiegazioni,

se comandi di sparare

sono matto da legare

e mi lego ad altra gente

che non sa le tue ragioni,

gente anche un po’ vigliacca

gente che non ha il coraggio

il coraggio di ammazzare

chi non sa perché lo ammazzi.

Il coraggio non è mio

il coraggio è quello tuo

tu che hai le tue ragioni

ed inchiostro da sprecare,

io invece sono insieme

a quelli che non possono capire

che non possono spiegare

che non vogliono morire

e l’idea per cui si muore

non è più quella di ieri

e l’idea per cui si muore

sarà vecchia già domani,

ma tu intanto temerario

a casa ammucchi le ragioni,

trovi giustificazioni

che noi matti

noi non capiremo mai.

Ma chi muore nella guerra

è solo gente come me,

da tutte le parti

è sempre gente che non sa

e tu che la sai lunga

sulle cose della vita

come un arbitro in panchina

tu non giochi la partita

e la decidi tu.

Io sono un vigliacco

uno che non ha coraggio,

il coraggio di ammazzare,

chi non sa perché lo ammazzo

sono matto come un gatto

matto come un animale

che non sa che cos’è il bene

che non sa che cos’è il male

ma che ammazza per mangiare

e che spero mangi gente

che lo sa perfettamente

gente fatta esattamente come te.

E l’idea per cui si muore

non è più quella di ieri

e l’idea per cui si muore

sarà vecchia già domani

e tu che la sai lunga

sulle cose della vita

come un arbitro in panchina

tu non giochi la partita

e la decidi tu.

Io sono un vigliacco

uno che non ha coraggio,

il coraggio di ammazzare,

chi non sa perché lo ammazzo

sono matto come un gatto

matto come un animale

che non sa che cos’è il bene

che non sa che cos’è il male

ma che ammazza per mangiare

e che spero mangi gente

che lo sa perfettamente

gente fatta esattamente come te.

 

Gianpaolo Serino, 16 maggio 2021

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