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Le decisioni scriteriate del premier anormale - Seconda parte

Ma Conte manda la sua corte parassitaria a minacciare per certe nuove ondate, risacche pandemiche e chi non è d’accordo viene sottoposto ad adeguato trattamento, alla pubblica distruzione della credibilità e quindi ridotto al silenzio; i servi li provocano, li esasperano, è sbottato il professor Zangrillo, che è uno di quelli che si ostinano a ragionare: io delle vostre istigazioni ne ho le palle piene. Ma riparte “con più fame che pria” l’attesa dei contagi e dei morti ed è una fame omicida, colma di speranza spietata, per l’evidente ragione di continuare a puntellarsi, a godere dei pieni poteri, a protrarre uno stato emergenziale che in concreto non c’è ma ha successo nell’attanagliare gli italiani suggestionabili, che magari non ne possono più ma obbediscono sempre più. Tutto questo è anomalo, di una normalità malata, una normalità anormale. E non si vede un vaccino.

Max Del Papa, 11 agosto 2020

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