Commenti all'articolo Le due anime di Vasco Rossi: il genio e il cretino
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65 Commenti
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Silvano Cavallero
17 Luglio 2019, 10:28 10:28
Buongiorno Carlotta, (17/7/19)
girovagando sul sito sono rimasto sorpreso e attratto dai 64 ! commenti a questo articolo.
Di solito, gli articoli ricevono da pochi a 20 commenti. Dopo aver percorso desolatamente la strada delle ingiurie ho letto le sue osservazioni e mi hanno ripagato dall’aver perso tempo camminando tra tanta spazzatura. Grazie.
Le sue parole mi serviranno come testimonianza in qualche conferenza o descrizione.
E’ una sintesi perfetta del comportamento degli italiani, a qualunque categoria professionale appartengano. Può trovare altri commenti , meno sintetici, sul nostro sito lavoratoriveri.it
Martina
11 Giugno 2019, 20:01 20:01
Tutti ciò mi fa molto ridere. Non so se mi hanno divertita più i commenti o l’articolo.
Per fortuna nel 2019 ognuno può esprimere il suo pensiero e ovviamente può essere condiviso o meno.
Mi sono sempre chiesta perché la gente debba palesare le sue idee e le sue opinioni argomentandole in un modo che va al di fuori da ogni tipo di immaginazione.
Parlo da fan di Vasco, potrei essere quindi di parte, ma di cosa stiamo parlando?
Magari noi saremo un branco di scemi con la pelle d’oca dall’inizio alla fine di OGNI suo concerto, ma preferisco essere così che priva di emozioni scrivendo articoli vomitando parole come questo buon giornalista incazzato con la vita.
CARLOTTA
11 Giugno 2019, 13:40 13:40
Come vede, caro Serino, Vasco Rossi per certuni È Gesù Cristo, non ne puoi parlare male, e se oltre ad apprezzare le sue canzoni non lo collochi anche ai vertici della pop philosophy come profeta assoluto e disvelatore di arcani, sei un cretino, un nessuno che non capisce niente, un incompetente, un deficiente, un tristone, un infelice, un presupponente, una nullità fatta e finita. Si chiama pensiero unico, e se non fosse che questa modalità avversa alla libertà ha invaso anche molti altri ambiti ben più importanti dei concerti del Kom, mi ci metterei a ridere. Purtroppo però non rido, perché se penso che la più parte delle battaglie politiche oggi non passa attraverso la disamina oggettiva dei programmi ma attraverso la deprecazio dell’avversario, la voglia mi passa. Se voti uno che non piace al pensiero unico sei autolesionista, ignorante che non ha neanche una laurea, fascista, razzista, canaglia e anche blasfemo perché il tuo voto non è gradito in Vaticano. Mai che si dibatta sui problemi concreti e su come risolverli davvero, che sarebbe poi l’importante. Chi come me crede nella libertà e guarda con interesse al cambiamento senza per forza volersi-doversi infatuare di nessun politico in particolare, nel pensiero unico non ha luogo né tempo, perché usa la sua testa, non fa massa e non coltiva idee “a… Leggi il resto »
Flashescatti
10 Giugno 2019, 0:32 0:32
Questo articolo, scritto in maniera impeccabile nella forma, e per certi versi nel contenuto. Ha però un retrogusto un po’ stantio. Penso sia stato conservato troppo a lungo e male, oppure sia stato ripescato tra i rifiuti organici della memoria redazionale.
È passato inosservato in prima battuta perché buttato nell’indifferenziata differenza?
E a che scopo ripescarlo ora, dal rifiuto solido della rimuginazione, con la certezza che finisca, stavolta, nella differenziata indifferenza?
Penso che la risposta sia esplicitata in auto-ritorsione nell’articolo stesso “un modo molto semplice per sopravvivere anche senza tessera di partito…”.
Io riproverei con “vascorossi tutto attaccato”, magari con un hashtag che lo precede, visto che ora siamo nel 2019, se non erro!
Flashescatti
10 Giugno 2019, 0:31 0:31
Questo articolo, scritto in maniera impeccabile nella forma, e per certi versi nemmeno nel contenuto. Ha però un retrogusto un po’ stantio. Penso sia stato conservato troppo a lungo e male, oppure sia stato ripescato tra i rifiuti organici della memoria redazionale.
È passato inosservato in prima battuta perché buttato nell’indifferenziata differenza?
E a che scopo ripescarlo ora, dal rifiuto solido della rimuginazione, con la certezza che finisca, stavolta, nella differenziata indifferenza?
Penso che la risposta sia esplicitata in auto-ritorsione nell’articolo stesso “un modo molto semplice per sopravvivere anche senza tessera di partito…”.
Io riproverei con “vascorossi tutto attaccato”, magari con un hashtag che lo precede, visto che ora siamo nel 2019, se non erro!
guido prussia
9 Giugno 2019, 19:59 19:59
L’articolo più idiota mai scritto su Vasco Rossi, dettato da bile scomposta. Del resto credo in Cesare Lombroso e visto la faccia e il fisico dell’autore tutto torna.
L’invidia fa anche scrivere idiozie
..
Buongiorno Carlotta, (17/7/19)
girovagando sul sito sono rimasto sorpreso e attratto dai 64 ! commenti a questo articolo.
Di solito, gli articoli ricevono da pochi a 20 commenti. Dopo aver percorso desolatamente la strada delle ingiurie ho letto le sue osservazioni e mi hanno ripagato dall’aver perso tempo camminando tra tanta spazzatura. Grazie.
Le sue parole mi serviranno come testimonianza in qualche conferenza o descrizione.
E’ una sintesi perfetta del comportamento degli italiani, a qualunque categoria professionale appartengano. Può trovare altri commenti , meno sintetici, sul nostro sito lavoratoriveri.it
Tutti ciò mi fa molto ridere. Non so se mi hanno divertita più i commenti o l’articolo.
Per fortuna nel 2019 ognuno può esprimere il suo pensiero e ovviamente può essere condiviso o meno.
Mi sono sempre chiesta perché la gente debba palesare le sue idee e le sue opinioni argomentandole in un modo che va al di fuori da ogni tipo di immaginazione.
Parlo da fan di Vasco, potrei essere quindi di parte, ma di cosa stiamo parlando?
Magari noi saremo un branco di scemi con la pelle d’oca dall’inizio alla fine di OGNI suo concerto, ma preferisco essere così che priva di emozioni scrivendo articoli vomitando parole come questo buon giornalista incazzato con la vita.
Come vede, caro Serino, Vasco Rossi per certuni È Gesù Cristo, non ne puoi parlare male, e se oltre ad apprezzare le sue canzoni non lo collochi anche ai vertici della pop philosophy come profeta assoluto e disvelatore di arcani, sei un cretino, un nessuno che non capisce niente, un incompetente, un deficiente, un tristone, un infelice, un presupponente, una nullità fatta e finita. Si chiama pensiero unico, e se non fosse che questa modalità avversa alla libertà ha invaso anche molti altri ambiti ben più importanti dei concerti del Kom, mi ci metterei a ridere. Purtroppo però non rido, perché se penso che la più parte delle battaglie politiche oggi non passa attraverso la disamina oggettiva dei programmi ma attraverso la deprecazio dell’avversario, la voglia mi passa. Se voti uno che non piace al pensiero unico sei autolesionista, ignorante che non ha neanche una laurea, fascista, razzista, canaglia e anche blasfemo perché il tuo voto non è gradito in Vaticano. Mai che si dibatta sui problemi concreti e su come risolverli davvero, che sarebbe poi l’importante. Chi come me crede nella libertà e guarda con interesse al cambiamento senza per forza volersi-doversi infatuare di nessun politico in particolare, nel pensiero unico non ha luogo né tempo, perché usa la sua testa, non fa massa e non coltiva idee “a… Leggi il resto »
Questo articolo, scritto in maniera impeccabile nella forma, e per certi versi nel contenuto. Ha però un retrogusto un po’ stantio. Penso sia stato conservato troppo a lungo e male, oppure sia stato ripescato tra i rifiuti organici della memoria redazionale.
È passato inosservato in prima battuta perché buttato nell’indifferenziata differenza?
E a che scopo ripescarlo ora, dal rifiuto solido della rimuginazione, con la certezza che finisca, stavolta, nella differenziata indifferenza?
Penso che la risposta sia esplicitata in auto-ritorsione nell’articolo stesso “un modo molto semplice per sopravvivere anche senza tessera di partito…”.
Io riproverei con “vascorossi tutto attaccato”, magari con un hashtag che lo precede, visto che ora siamo nel 2019, se non erro!
Questo articolo, scritto in maniera impeccabile nella forma, e per certi versi nemmeno nel contenuto. Ha però un retrogusto un po’ stantio. Penso sia stato conservato troppo a lungo e male, oppure sia stato ripescato tra i rifiuti organici della memoria redazionale.
È passato inosservato in prima battuta perché buttato nell’indifferenziata differenza?
E a che scopo ripescarlo ora, dal rifiuto solido della rimuginazione, con la certezza che finisca, stavolta, nella differenziata indifferenza?
Penso che la risposta sia esplicitata in auto-ritorsione nell’articolo stesso “un modo molto semplice per sopravvivere anche senza tessera di partito…”.
Io riproverei con “vascorossi tutto attaccato”, magari con un hashtag che lo precede, visto che ora siamo nel 2019, se non erro!
L’articolo più idiota mai scritto su Vasco Rossi, dettato da bile scomposta. Del resto credo in Cesare Lombroso e visto la faccia e il fisico dell’autore tutto torna.
L’invidia fa anche scrivere idiozie
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