Le due mosse di Macron per vincere le elezioni

L’intervista sul “rompere le palle” ai no vax ha diviso la Francia. Ma dietro c’è una strategia precisa

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Speciale zuppa di Porro internazionale. Grazie a un nostro amico analista che vuole mantenere l’anonimato, il commento degli articoli tratti dai giornali stranieri.

“Au-delà de ses espérances. Lorsqu’il se retourne sur la semaine passée, la première de l’année, celle qui lance le décompte des cent jours jusqu’au premier tour de l’élection présidentielle, Emmanuel Macron est satisfait. D’ailleurs, il «assume». Le drapeau européen sous l’Arc de triomphe pour lancer la présidence française de l’Union européenne comme ses propos dans Le Parisien , où il déclare avoir «très envie d’emmerder» les non-vaccinés”.

Macron ha diviso la Francia

Loris BoichotTristan Quinault-Maupoil et François-Xavier Bourmaud scrivono su Le Figaro dell’8 gennaio che Macron è soddisfatto al di là delle speranze per la prima settimana dell’anno: mettendo la bandiera dell’Unione europea sull’Arco di Trionfo e dicendo che vuole “rompere le palle” ai vaccinati ha diviso la nazione francese, ma spera che europeismo e vaccinazione obbligatoria diventino due cavalli vincenti per la sua campagna, catturando una sinistra nella sua maggioranza europeista e una destra pronta alla repressione dei comportamenti sociali pericolosi.

La partita con Bollorè

Altri motivi di soddisfazione sono il fatto che la sua intervista sull’”emmerder” i “non vaccinés” è apparsa su Le Parisien il quotidiano che Vincent Bolloré sembrava avesse comprato per sostnere E’ric Zemmour, e poi che lo stesso Bolloré abbia annunciato le sue prossime dimissioni, appena compiuti i 70 anni in primavera: sull’imprenditore bretone probabilmente pesano sia le vicende giudiziarie, sia che Tim – investimento bolloriano strategico- ha visto prevalere come presidente  Salvatore Rossi (legato da stima e amicizia con un Mario Draghi attento al rapporto con Macron), sia che pare che lo Stato francese abbia dato segnali di agevolare la cessione degli impianti di logistica sempre di Bolloré in Africa.

Dividere il popolo francese, cercare di depotenziare la discussione pubblica, dispiegare il proprio potere e relazioni internazionali: su questa strada Macron conta – come scrive Le Monde – di far prevalere “la ragione” sul populismo (o forse sul popolo tout court). La grande maggioranza dei francesi ha espresso, quando non sdegno, forti perplessità per la volgarità del linguaggio macroniano nonché forti riserve per un simbolo della nazione come l’Arco di Trionfo usato in modo improprio. Ma le manovre dell’attuale inquilino dell’Eliseo non sono mirate a conquistare la maggioranza del popolo francese bensì a dividerlo in modo che posizioni minoritarie ma particolarmente influenti possano ancora dominare la scena. Una strategia che può essere vincente: magari lasciando dietro un numero sterminato di macerie.

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