Commenti all'articolo Le fake news sugli incendi in Amazzonia

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Aldo
Aldo
15 Settembre 2019, 7:00 7:00

…E non posso pensare alle “torture” subite nei campi libici, alle tumefazioni e alle ex ferite, ostentate nei servizi e nelle foto che devono accreditare le pregresse sofferenze subite dai migranti e fare necessità di approdo Ong nei porti, merito di accoglienza “senza se e senza ma” di soggetti in propria normalità di stato fisico, come quelli visitati a bordo e poi a terra da differenti staff medici che rivelano l’esistenza di una “corte del miracoli” a livello di passerella di sbarco. Senza che per queste clamorose “fakes” si attivi nessun procuratore

carlottacharlie
carlottacharlie
14 Settembre 2019, 17:13 17:13

Gentile Ruggeri, sono una dei tanti che s’arrabbiano come jene quando notano la bugia interessata, non interessata dal singolo individuo ma quella che danno “a bere” quelli che possono influire sulle menti; sicuramente divento jena come è assodato che da un po’ di tempo, spesso tanto spesso uso epìteti offensivi. So ch’è brutta cosa, certo che lo so e, proprio due giorni fa mi sono fatta un esame di coscienza, e mi sono vergognata d’essere caduta nella rete dell’offesa tout court. Non uso nessun social, mi basta ascoltare le persone o leggere giornali per capire in quale abisso d’offese siamo caduti, ed in quali lavaggi mentali o bugie bevute tipo rosolio. Ho tanti difetti, tantissimi ed un solo pregio: non mi fido mai delle notizie non certificate, le leggo noto una stonatura al loro interno, qualche illogicità che salta all’occhio immediata già che magari su certi argomenti ne sai più dei notiziari o giornalisti o scrittori . E’ il mio vizio: imparare e tenere a memoria. La foto del giaguaro abbracciato al soldato sapevo fosse falsa già che la vidi tempo fa sottolineata correttamente. Conosco il mondo o per averlo abitato o visitato come libera non turista, mi piace conoscere vedere imparare ed ho – non me ne voglia se non voglio andare a Manaus bella città a vederla nei… Leggi il resto »

Sergio
Sergio
14 Settembre 2019, 16:50 16:50

Tullio Pascoli sei un grande. Chiaro conciso preciso. Un piacere averti letto.

Tullio Pascoli
Tullio Pascoli
14 Settembre 2019, 16:22 16:22

Gentile Riccardo, leggo con piacere il suo breve commentario sul vergognoso scandalo sugli incendi in Brasile scatenato dai media di mezzo mondo: incendi normali per la stagione e certamente di dimensioni inferiori agli anni precedenti quando governava i governi – sinistri e mancini – più corrotti di tutta la storia politica mondiale. Eppure, in Bolivia ardeva la selva con maggiore intensità, con tanto di incentivo del socialista Evo Morales per aumentare la coltivazione della coca. Allo stesso tempo brucia la selva in Angola, in Congo, in Siberia ecc. ma lì non c’è un presidente di Destra che, affrontando a viso aperto tutta una struttura politica trentennale corrotta che ha preso d’assalto non solo la più grande società statale brasiliana – PETROBRAS – ma tutte le altre società statali, come pure l’erario per foraggiare i compagni, finanziando porti, aeroporti, strade, centrali idroelettriche, metropolitane ecc. ecc. a Cuba, Angola, Mozambico, Nicaragua, Venezuela, Ecuador, Perù, Argentina ecc. ecc. captando capitali esteri ad interessi annuali del 14-16% all’anni, finanziando i rispettivi appaltatori ad interessi del 4-6% all’anno. Debiti che questi Paesi forse non pagheranno mai… No, tutto questo non interessa; interessa il fatto che Bolsonaro ha assunto una linea economica liberale; ha dichiarato di sospendere l’insegnamento dell’ideologia di genere che il governo precedente di Lula/Dilma aveva introdotto nelle scuole elementari, insegnando ai bambini di… Leggi il resto »