Ripubblichiamo la recensione al libro “La grande bugia verde” (Liberilibri) che abbiamo ricevuto da un lettore.
Finito! Sono riuscito a divorare il libro La grande bugia verde tanto aspettato che, in qualità di abbonato a Liberilibri, mi è arrivato in anteprima. Devo ammetterlo, ho atteso l’uscita del libro con un misto di speranza e di scetticismo. Sono dotato di una discreta formazione scientifica e ho dedicato in questi ultimi anni alcune ore al giorno a studiare la letteratura scientifica sulla così detta “transizione green” che, come già scrissi, di verde ha solo il colore dei soldi.
Per carità, non sono uno specialista del settore, ma un’equazione differenziale o una formula chimica complessa non mi spaventano più di tanto. E veniamo al dunque. Speravo in un libro che riuscisse a dare un contributo significativo al tema e al dibattito, e nello stesso tempo il titolo mi sembrava troppo divisivo (attrattivo per i dubbiosi e i “negazionisti” e repulsivo per gli adepti della transizione ecologica). Poi mi sono dato una risposta, che spero sia corretta: le ideologie non ammettono dubbi; chi le abbraccia deve conculcare qualsiasi pensiero eretico, e il nemico da sconfigge è soprattutto… l’evidenza!
Quindi, in base a quel detto: “A lavare la testa all’asino si perde il ranno e il sapone”, forse è stata giusta la scelta di indirizzare il libro ai dubbiosi e ai “negazionisti” escludendo chi trova faticoso o sconveniente ragionare. E veniamo ai contenuti. Che dire, ottimo lavoro! Non era facile fornire in così poche pagine la cassetta degli attrezzi per smontare le principali fandonie ambientaliste, ma devo dire che la sintesi è stata efficace. Nel corso degli anni ho raccolto un migliaio di articoli sull’argomento e ho cercato con acribia di trovare qualche grosso “buco”.
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Ebbene, non ci sono riuscito. Certo, si potrebbero scrivere almeno altri dieci libri sulla stessa falsariga, ma l’essenziale c’è e, soprattutto, è veramente da apprezzare la copiosa bibliografia contenuta nel libro. Non c’è una sola affermazione che non sia supportata dal corrispondente riferimento bibliografico; veramente un lavoro notevole e un ottimo punto di partenza per chi volesse approfondire questo o quel tale argomento. Il saggio introduttivo è ben fatto, lo stile è efficace e scorrevole (cosa rara), e l’idea di suddividere i principali argomenti in modo chiaro, lasciando una sintesi breve, ma densa di contenuti, a famosi scienziati italiani, rende il libro veramente fruibile. È bello dare la possibilità a questi studiosi di esprimersi liberamente.
Le esposizioni sono agili e ariose, pur mantenendo un impeccabile rigore scientifico. Per concludere, vorrei segnalare due scritti che mi hanno particolarmente colpito: “Transizione energetica o transazioni finanziarie? Follow the Money!”, perché mi ha dato finalmente una chiave di lettura per comprendere le cause di questo impazzimento occidentale, e “Il paper ritirato o censurato?”, caso che avevo seguito e che mi aveva profondamente disgustato (purtroppo la letteratura scientifica è tutt’altro che scevra dai difetti di qualsiasi altra attività umana).
Concludendo… bravo Porro, brava LiberiLibri!
Claudio Lunardini