Dalle stelle della politica estera si passa quindi alle stalle di Roma, con i soliti mandarini all’assalto di posti nei gabinetti dei ministri e capi dipartimento valorosi che vengono fatti fuori a colpi di mannaia. In coerenza con il calendario, è in svolgimento il tradizionale carnevale delle nomine (Trenitalia, Anas, Rai, Rfi, etc. etc.) con il neo-ministro dell’Economia, Daniele Franco, uomo di punta del cerchio magico di Draghi, che si trova davanti al grande dilemma se rimuovere Alessandro Profumo da Leonardo, super protetto da Paolo Gentiloni, dopo che saranno rese note le motivazioni della recente condanna in arrivo dal Tribunale di Milano. Lo stesso Commissario Ue ha già piazzato come capo di gabinetto a Palazzo Chigi un altro famiglio, un prezzemolino per tutte le stagioni, alias Antonio Funiciello.
Chissà se prima della nomina Draghi fosse al corrente del suo libro “L’arte del governo tra menzogna e spudoratezza” e delle esternazioni sessiste in piena contrapposizione con le aperture del Capo del governo su giovani e donne. E sempre il Commissario UE è tutto proteso a sponsorizzare, in pieno conflitto di interessi, la cognata Alessandra dal Verme per un posto al sole. Anche il conte Silveri Gentiloni tiene famiglia.
Luigi Bisignani, Il Tempo 21 febbraio 2021