Straordinario (in senso negativo, of course) il pezzo di oggi di Roberto Saviano perché fa capire certa mentalità. Nel suo pezzo su Repubblica contro Matteo Salvini, scrive: “Indossare la maglietta della polizia non essendo un poliziotto è un atto autoritario, un atto violento ed è un atto che ha in odio la democrazia.” Dunque, Salvini che indossa la maglietta della polizia rappresenta un atto antidemocratico, eversivo. Ecco, quando leggo queste affermazioni capisco perché in molti provino antipatia nei confronti del vate partenopeo.
Se ragionasse un attimo, Saviano capirebbe che quello di Salvini è un atto politico. Magari inopportuno o poco istituzionale, ma non antidemocratico. Sì, perché il ministro con la maglietta della polizia comunica che lui sta con la polizia e non con i manifestanti, i no global, le piazze violente, gli illegali.
Ci può arrivare anche un bambino che Salvini, indossando la maglia della polizia, si schiera con chi percepisce 1.400 euro al mese per essere picchiati in strada, accusati di torture da politici e intelelttuali, indagati da magistrati ideologizzati. Insomma, Salvini non sta compiendo alcun atto autoritario e chi pensa il contrario è ossessionato dal fascismo. Arrivano i fascisti! Ecco, Saviano è l’emblema della generazione Bella Ciao.