Politica

Le manovre dei giudici per ribaltare le politiche del governo eletto

Il caso Albania e il processo a Salvini lo dimostrano: la politica è entrata nei tribunali

Nel suo editoriale di ieri, Massimo Giannini invitava gli italiani a non farsi “ingannare dalla tv di regime” che sul caso Albania parlerebbe “solo” di una guerra tra politica e giustizia, mentre secondo lui ci sarebbero un aggressore e un aggredito. Gli “aggressori” sarebbero i politici, ad essere aggredita invece la magistratura. Di più. Scrive Giannini che in alleanza con la sua “guardia nera”, la Meloni “bastona” i giudici di Roma e Salvini “pesta” i giudici di Palermo.

Fatemi capire: il problema è Salvini che “bastona i giudici” o i giudici che vogliono, in maniera ridicola, condannare il ministro per sequestro di persona?

Vi rendete conto? Vedrete: domani troveranno un giudice che farà la stessa identica cosa con Meloni e Piantedosi, magari indagandoli con l’accusa di “esilio” ai danni dei migranti. Questo è il livello a cui siamo arrivati. Siamo nella follia più totale.

Da due giorni stiamo discutendo del fatto che il Tribunale dell’immigrazione di Roma ha stabilito che l’Egitto non è un paese sicuro. Ma ha ragione Tommaso Cerno: in realtà è più sicuro il Bangladesh della stazione Termini, che abbiamo rovinato accogliendo gente disperata convinta di trovare l’Eldorado, un Paese dove possono entrare tutti senza un lavoro, senza una casa, senza un permesso. 

(…) Ma il punto fondamentale del caso Albania è un altro: i magistrati che hanno emesso la sentenza non sono usciti dal cappello, sono magistrati che hanno contestato queste norme quando erano ancora solo in discussione. Legittimo che esprimano le loro opinioni. Il problema che noi ci poniamo da cittadini è se un magistrato che critica una norma politicamente poi possa anche giudicarla (…).

Ma ormai questa è la giustizia italiana, con la politica che entra nelle aule dei tribunali. Caro Giannini, toc toc, il problema non è la guardia nera della Meloni che bastona i magistrati, il problema non è Salvini che pesta i giudici di Palermo, il problema è che l’opposizione e i magistrati vogliono completamente ribaltare le politiche fatte da un governo liberamente eletto dai cittadini italiani. Punto!

dalla Zuppa di Porro del 19 ottobre 2024