Non mancavano, si capisce, le varianti fantasia, da “meno cannucce, più cannoni”, “più prati meno preti”, alle solite impiccagioni o roghi per Salvini, condite da variegate manifestazioni d’intolleranza: a Palermo rimuovono quelli di Forza Nuova, perché il clima è cosa loro, dei discendenti dell’Anpi; ma il colmo si ha a Roma, dove all’attivista Daniela Martani, presentatsi con un cartello vegano, viene impedito, con la forza cattiva, di girare. E lo è, il colmo, perché le guardie rosse della rivoluzione verde ignorano che la stessa Greta è vegana. Senza dire del cortocircuito per cui i “vecchi”, che hanno rubato i sogni ai giovani (come osano?), fanno i cartelloni contro loro stessi per i giovani che li sfoggiano per mano ai genitori e tutti sfilarono felici e contenti.
Pochissime idee, ma disastrose. Gretina ha eternamente 16 anni ma ne dimostra 6; le sue adepte (e adepti) non sono da meno, se non altro nel cervello. Ci pensassero, quelli che salmodiano: Greta è un’eroa (eroe non sia mai, è maschile, eroina no, è sminuente, maschilista sessista fascista, poi Boldrini se ne adonta) perché sensibilizza i coetanei. Sai come rispondeva Alberto Sordi nella gag del telefono, al funerale di Formichella (da “I nuovi mostri”)?
Max Del Papa, 28 settembre 2019