Esteri

“Le Pen cagna put**, fuori le pistole”. Ecco l’inno degli artisti “democratici”

Ventuno pseudo-rapper hanno partecipato a un progetto musicale contro il Rn dal titolo “No Pasarán”: insulti e minacce (ma a sinistra tutti muti)

rap pasaran le pen bardella

“Scop**o la madre a Bardella / Marine e Marion put**e, bastoniamo quelle cagne di strada /Jordan sei morto /Se i fasci passano, tiriamo fuori le pistole”. Non si tratta di qualche post pubblicato sui social network dai soliti democratici, pronti a lottare contro razzismo e omofobia per poi vomitare insulti di ogni tipo nei confronti degli avversari politici. Si tratta del testo di “No Pasarán”, quasi dieci minuti di barre rap contro il Rassemblement National, reo di aver vinto il primo turno delle elezioni legislative in Francia. Un collettivo di artisti – ventuno per la precisione – guidato da DJ Kore si è sbizzarrito contro Marine Le Pen e il suo candidato Jordan Bardella, scegliendo come titolo lo slogan dei repubblicani antifascisti durante la Guerra Civile Spagnola.

Rapper affermati e giovani, volti noti e altri meno: da Pit Baccardi a Seth Gueko, il gruppetto anti-destra si è scatenato per tirare la corsa alla sinistra in vista del secondo turno, ma quantomeno evitano di specularci: il ricavato del progetto, spiegano gli autori, sarà devoluto alla Fondazione Abbé Pierre. Il testo è duro, diretto, ricco di insulti e intimidazioni: dalle Mma ai commenti misogini e complottisti, con tanto di coinvolgimento della massoneria e di Israele. Ma c’è un altro aspetto che va sottolineato e che certifica la palese natura strumentale dell’iniziativa anti Le Pen/Bardella: molti degli artisti reclutati non sanno nulla di politica, alcuni non hanno nemmeno votato.

“Partecipare a questo pezzo è stato molto importante per me, perché sono cresciuto nell’eredità di un rap francese tagliente e impegnato, che mi ha ispirato molto. Appartengo alla generazione in cui il rap non si dissocia dal messaggio”, ha detto il produttore del video Fianso, già noto per alcune canzoni contro la Le Pen e il Front National, oggi Rassemblement. Un atteggiamento tossico, che rischia di avvelenare un clima già rovente a causa delle esternazioni di alcuni politici tutt’altro che appassionati di democrazia e di rispetto per l’avversario.

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Questa canzone è solo l’ultima di una lunga serie di iniziative volte a gettare fango sulla destra, colpevole di prendere più voti degli altri. Pensiamo alle scene di violenza in piazza, agli attacchi violenti contro i rappresentanti del RN, la discesa in campo di calciatori e artisti per strizzare l’occhio a Macron o persino a Melenchon, che fino a qualche mese fa era noto per le sue esternazioni antisemite. Nessuna sorpresa neanche dai compagni: come capita sempre in occasioni come queste, da sinistra nessuna condanna per il vergognoso testo del brano rap. Un silenzio colpevole, che in qualche modo dà valore a certe argomentazioni barbare.

Franco Lodige, 2 luglio 2024

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