Commenti all'articolo “Le Sardine non sono il paese reale”. Lite Calenda-Socci
Torna all'articolo
21 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Valter
27 Dicembre 2019, 11:58 11:58
“ Il paese reale ormai è rappresentato dal popolo social, camuffato da briccone idiota che spara scemenze a ripetizione nel virtual agorà “. Finalmente hai avuto il coraggio di guardarti allo specchio ! Riconoscere la propria pochezza è il primo passo, il secondo è tirare la catena dello sciacquone: non ti preoccupare, ti troverai subito in una numerosa compagnia che più giusta per te non si potrebbe, e soprattutto ti ritroverai a braccetto con quegli ovini di sinistra camuffati da sardine che scendono nelle piazze e che tanto ti piacciono.
Giorgio Colomba
27 Dicembre 2019, 11:35 11:35
Il nipote del regista del primo Pinocchio televisivo (nonché undicenne attore sotto la guida del nonno), il predestinato con la tessera della FGCI in tasca, il dirigente Ferrari sotto l’egida Montezemolo, il vice ministro, ministro e financo ambasciatore presso l’Unione Europea, ha pure il coraggio di dare del “privilegiato” a Socci…
Menanni
27 Dicembre 2019, 10:26 10:26
E’ ovvio che Socci, dicendo che le sardine non rappresentano il “paese reale” allude banalmente al fatto che esse costituiscono una realtà troppo circoscritta e peculiare per poterne trarre auspici sulle opinioni del popolo italiano nel suo complesso. Insomma, i bamboccioni benpensanti con la carriera preordinata nei quadri del partito è difficile che possano essere elevati a corifei del popolo bue (o somaro) che ogni mattina si sveglia presto e tira su la saracinesca. A che pro dunque andare sulla voce (dandogli pure del “privilegiato” da cotanto pulpito!) di uno che fa un’osservazione tanto lapalissiana? Non sarà mica che Calenda è ben cosciente che il fenomeno “spontaneo” delle sardine è come quei famosi dirigibili pieni di idrogeno a cui bastava una scintilla per pigliare fuoco e schiantarsi al suolo?
lucia
26 Dicembre 2019, 23:30 23:30
poi dire a Socci ( figlio di gente operaia)che è un privilegiato….detto da lui nipote di Comencini, cresciuto nell’ alta borghesia mi sembra un po’ misero
lucia
26 Dicembre 2019, 23:26 23:26
quando Calenda dice che nessuna piazza rappresenta tutto il popolo ha ragione; quando dice che Renzi quando aveva il40% credeva di rappresentare tutto il popolo sbaglia perché comunque rappresentava il 40%; le sardine rappresentano non si sa chi perché non volendo presentarsi agli italiani per chiedere un voto con un programma non sapremo mai chi sono: non basta andare in piazza ” contro” qualcuno per avere un’ identità.
Chiara
26 Dicembre 2019, 22:28 22:28
Mi trovo d’accordo con Calenda, il principio del rispetto dell’avversario politico è sacrosanto ed è il fondamento dei sistemi democratici. Non mi pare che Calenda abbia difeso la posizione delle sardine, anzi mi è parso piuttosto critico; la posizione di Socci mi pare invece inutilmente polemica.
“ Il paese reale ormai è rappresentato dal popolo social, camuffato da briccone idiota che spara scemenze a ripetizione nel virtual agorà “. Finalmente hai avuto il coraggio di guardarti allo specchio ! Riconoscere la propria pochezza è il primo passo, il secondo è tirare la catena dello sciacquone: non ti preoccupare, ti troverai subito in una numerosa compagnia che più giusta per te non si potrebbe, e soprattutto ti ritroverai a braccetto con quegli ovini di sinistra camuffati da sardine che scendono nelle piazze e che tanto ti piacciono.
Il nipote del regista del primo Pinocchio televisivo (nonché undicenne attore sotto la guida del nonno), il predestinato con la tessera della FGCI in tasca, il dirigente Ferrari sotto l’egida Montezemolo, il vice ministro, ministro e financo ambasciatore presso l’Unione Europea, ha pure il coraggio di dare del “privilegiato” a Socci…
E’ ovvio che Socci, dicendo che le sardine non rappresentano il “paese reale” allude banalmente al fatto che esse costituiscono una realtà troppo circoscritta e peculiare per poterne trarre auspici sulle opinioni del popolo italiano nel suo complesso. Insomma, i bamboccioni benpensanti con la carriera preordinata nei quadri del partito è difficile che possano essere elevati a corifei del popolo bue (o somaro) che ogni mattina si sveglia presto e tira su la saracinesca. A che pro dunque andare sulla voce (dandogli pure del “privilegiato” da cotanto pulpito!) di uno che fa un’osservazione tanto lapalissiana? Non sarà mica che Calenda è ben cosciente che il fenomeno “spontaneo” delle sardine è come quei famosi dirigibili pieni di idrogeno a cui bastava una scintilla per pigliare fuoco e schiantarsi al suolo?
poi dire a Socci ( figlio di gente operaia)che è un privilegiato….detto da lui nipote di Comencini, cresciuto nell’ alta borghesia mi sembra un po’ misero
quando Calenda dice che nessuna piazza rappresenta tutto il popolo ha ragione; quando dice che Renzi quando aveva il40% credeva di rappresentare tutto il popolo sbaglia perché comunque rappresentava il 40%; le sardine rappresentano non si sa chi perché non volendo presentarsi agli italiani per chiedere un voto con un programma non sapremo mai chi sono: non basta andare in piazza ” contro” qualcuno per avere un’ identità.
Mi trovo d’accordo con Calenda, il principio del rispetto dell’avversario politico è sacrosanto ed è il fondamento dei sistemi democratici. Non mi pare che Calenda abbia difeso la posizione delle sardine, anzi mi è parso piuttosto critico; la posizione di Socci mi pare invece inutilmente polemica.