Politiche green

L’ecofollia partorisce il reato di “ecocidio”: qualcuno fermi Bonelli e Fratoianni

La proposta di Avs rischia di bloccare l’intero sistema economico del Paese. Quasi peggio del reato di “negazionismo climatico”

Vi ricordate qualche mese fa quando Angelo Bonelli, il segretario dei Verdi, propose di introdurre un nuovo reato di opinione? Di tutto c’è bisogno in una democrazia tranne che l’introduzione di nuovi reati, in particolare dei reati di opinione. Ebbene Bonelli propose il reato di negazionismo climatico per punire tutti coloro i quali non sono d’accordo con la visione di Greta Thunberg, dei “Fridays for Future”, degli eco-cretini di Ultima Generazione e quant’altro. Poi la proposta era talmente assurda che fortunatamente non passò, ma ora ci riprovano. Bonelli, Fratoianni, i Verdi, Alleanza Verdi e Sinistra, la Sinistra Radicale, insomma tutta la grancassa che ben conosciamo, depositano alla Camera una proposta di legge per introdurre un nuovo reato: il reato di ecocidio.

Il reato di ecocidio, che secondo queste proposte di legge dovrebbe essere punito con 20 anni di reclusione, sarebbe “qualsiasi atto illecito arbitrario commesso con la consapevolezza che esiste una sostanziale probabilità che il medesimo atto causi un danno grave e diffuso a lungo termine all’ambiente o a un ecosistema”. Qual è il problema di questo reato? Il problema è che, facciamo un esempio molto pratico, molto concreto, se un’industria o un’azienda che opera in un qualsiasi settore utilizza fonti fossili come il gas che, a detta di un magistrato, causerebbero in modo ipotetico un danno all’ambiente, l’azienda potrebbe essere imputata per il reato di ecocidio.

Introdurre un reato di questo genere significherebbe concretamente bloccare il sistema economico del paese. Secondo Avs invece stimolerebbe l’innovazione in una direzione sana ed ecologicamente sostenibile, e avrebbe il potere di cambiare radicalmente i presupposti culturali, trasformando la comprensione del nostro posto nel mondo naturale e della nostra responsabilità nei suoi confronti. Tradotto in parole povere: “decrescita infelice”. Perché introdurre una norma di questo genere vorrebbe dire praticamente bloccare tutto il sistema economico italiano, mettere le imprese nelle mani della magistratura, con un reato che è molto aleatorio, perché come vi leggevo poco fa non si capisce bene quali siano i contorni. È l’ultima ecofollia proposta da Fratoianni e Bonelli.

di Francesco Giubilei, 1 luglio 2024

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