Commenti all'articolo Legge Fornero, chi è l’uomo che la demolirà

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Maria B.
Maria B.
22 Settembre 2021, 19:53 19:53

Il problema è che i contributi versati non vengono più investiti per garantire la rendita pensionistica, sono invece utilizzati come anticipo per l’assistenza, cresciuta in modo esponenziale negli ultimi decenni.
Certo al consuntivo lo stato dovrebbe restituire all’inps le somme anticipate, perché, come in tutti i paesi civili, l’assistenza, o welfare, viene sostenuta dalle tasse.
Come disse Billia, nel 1992, la vera riforma dell’inps deve partire dalla divisione del bilancio previdenziale da quello assistenziale, mai fatto.

Maurizzzio
Maurizzzio
22 Settembre 2021, 19:19 19:19

Sarebbe interessante avere un elenco di lavori NON usuranti: il bibliotecario ? il guardiano di un museo ? il dipendente comunale (regionale, provinciale) ? il collaudatore di materassi ? Ma il lavoro, con i suoi orari obbligati, i turni, la convivenza forzata con estranei spesso antipatici, le ferie da chiedere e da contendere con colleghi e superiori, lo stipendio che non basta mai, comunque usura. Di motivi di stress per chi DEVE lavorare per mangiare e campare la famiglia ce ne sono innumerevoli. Un lavoro apparentemente “delizioso” come l’insegnante d’asilo logora i nervi al punto di scatenere la violenza contro le “innocenti” creature.

Davide V8
Davide V8
22 Settembre 2021, 16:48 16:48

Il succo della riforma Fornero (pensione = contributi, non pensioni in omaggio) è corretto e va mantenuto.
Il difetto è la flessibilità dell’uscita, che deve essere resa libera, mantenendo però il principio di cui sopra.

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