Se ciò si aggiunge la scelta di Csu-Cdu di indicare come prossimo presidente della Commissione europea un Manfred Weber grande amico di Viktor Orbàn, si capisce l’ira di Macron anche se è poi difficile giustificare le sue scriteriate mosse sulla Brexit. E sull’orizzonte vi è la divergenza di interessi tra Francia e Germania nella trattativa con Donald Trump: la prima attenta a proteggere la sua agricoltura, la seconda la sua industria automobilistica. Le conclusioni che si possono derivare da questa analisi sono molto diverse, però in ogni caso non ci si può non inchinare a un maestro di realismo come Münchau, una ventata di concretezza che aiuta a resistere a tutti gli spargitori di retorica che così abbondano innanzi tutto in Italia.