Cultura, tv e spettacoli

“Lei l’ha cantata Romagna mia?”. Imbarazzo Bortone-Bonaccini

Momenti di gelo durante l’intervista su Rai1 al presidente della Regione Emilia Romagna

Cultura, tv e spettacoli

Da molto tempo, mentre faccio il cosiddetto zapping, soprattutto quando mi sintonizzo sui canali della Rai, ma non solo, mi capita di percepire all’istante una qualche idiozia. Tant’è che mi chiedo se io sia sfortunato a beccare al volo tali idiozie o se, assai più semplicemente, esse imperversano da tempo nel mondo dell’informazione televisiva. L’ultima della serie l’ho ascoltata dalla bocca di Serena Bortone, conduttrice di Oggi è un altro giorno, in onda la mattina su Rai1.

Intervistando in merito all’alluvione dell’Emilia-Romagna il presidente Stefano Bonaccini, mentre quest’ultimo decantava le notorie capacità dei suoi corregionali nel rimboccarsi le maniche, la Bortone se n’è uscita d’emblée con questa domanda: “L’abbiamo cantata tutti insieme la “Romagna mia”: lei l’ha cantata “Romagna mia”? Naturalmente, di fronte ad una simile scemenza che si commenta da sola, non ho potuto far altro che cambiare canale all’istante. Non prima di aver osservato l’espressione visibilmente seccata di Bonaccini, il quale credo che abbia ben altro da fare che inseguire i demenziali consigli canori di questa giornalista Rai di lungo corso.

Ora, delle due l’una: o alla Bortone, che ha lungamente lavorato su Rai3, non piace l’attuale presidente dell’Emilia-Romagna – sebbene quest’ultimo sul piano politico rappresenterebbe un degno avversario per la destra italiana, contrariamente alla pseudo-grillina che attualmente guida il Partito democratico – e per questo ha cercato di metterlo in difficoltà, oppure ella ha semplicemente articolato la prima cosa che le passava per la mente, senza essersi accertata di aver prima inserito il cervello.

Personalmente propenderei amaramente per la seconda possibilità, dal momento che per poter ascoltare simili perle di saggezza dobbiamo pure sobbarcarci la spesa di un canone, a mio avviso, sempre meno giustificato dal livello qualitativo dei programmi che vengono realizzati dal servizio pubblico.

Claudio Romiti, 11 giugno 2023