le chiedo di scusarmi se le faccio una domanda un po’ fuori luogo:
“Ma questa lettura sarebbe una lettura liberale?”
Cordialmente, Tullio
Ugo65
26 Settembre 2020, 11:57 11:57
Tutto molto bello se non fosse per un particolare di cui nessuno parla mai. La pericolosità di utilizzare idrogeno nelle mani di comuni cittadini. È un gas estremamente pericoloso, una molecola piccolissima difficile da confinare. Un conto i prototipi, un altro una gestione diffusa. Finché si resta sotto il 5% in miscela non ci sono problemi, poi diventa esplosivo al contatto con l’aria. Personalmente non credo sia una soluzione fattibile per un uso diffuso da parte della popolazione. Alcune persone hanno paura del GPL, figuriamoci dell’idrogeno. Se dovessero esserci incidenti si potrebbe fermare tutto rapidamente per via dei sistemi di sicurezza imposti e quindi i costi esponenziali. Gestire l’idrogeno è molto complicato, come per il nucleare. Bisognerebbe cercare di realizzare fuel Cell a metanolo, combustibile molto meno pericoloso. Certo non è facile.
Guido Busca
26 Settembre 2020, 10:07 10:07
L’idrogeno è un’opzione vera solo se prodotto senza emissioni di CO2. La tecnologia più ragionevole apparentemente è l’elettrolisi dell’acqua con energia elettrica prodotta da eolico o/e fotovoltaico.
Il vero problema è l’enorme richiesta di tale energia e l’enorme occupazione di territorio (o di superficie marina) che i parchi eolici e le centrali fotovoltaiche richiedono.
Senza dimenticare che per produrre pale eoliche e pannelli fotovoltaici servono comunque acciaio, alluminio, rame, silicio o semiconduttori organici, quindi acciaierie, metallurgia pesante, materie prime organiche, ecc
Andrea Salvadore
26 Settembre 2020, 5:28 5:28
I tedeschi lo hanno cpito gia e il Bundestag ha approvato la zspesa di due miliardi di euro per pianificare la struttura di distribuzione dell’idrogeno per le automobili a idrogeno.
Il primo che si mette sul serio a fabbbricare auto a idrogeno e lo stato che ne incoraggia la infrastruttura di distribuzione sará un campione tipo Ford e i politici meriteranno una medaglia.
Attenzione che ci sono in giro giá due marche di auto a idrogeno
manca ancora l’intervento massiccio di stato e uomini, le auto elettriche non hanno futuro e riempiranno l’ecosistema di resti di pile esaurite e inquinanti.
Graziano Rascacci
25 Settembre 2020, 20:45 20:45
E degli incentivi alle energie fossili cosa ne persa?
Elena De Santis
25 Settembre 2020, 19:52 19:52
Climate change: “congetture che diventano fede”… già anche in senso inverso! Poi non si capisce perché territori con molto vento e sole debbano far ricorso al solo idrogeno… vedi p.e. I programmi nel nordovest o sud della Sardegna. Inoltre lo sviluppo con l’idrogeno di SNAM è molto più semplice e lineare e non è stata ventilata alcuna tassa aggiuntiva. DI TASSE IN BOLLETTA CE NE SONO GIÀ PIÙ CHE A SUFFICIENZA!
Gentile Nicola,
le chiedo di scusarmi se le faccio una domanda un po’ fuori luogo:
“Ma questa lettura sarebbe una lettura liberale?”
Cordialmente, Tullio
Tutto molto bello se non fosse per un particolare di cui nessuno parla mai. La pericolosità di utilizzare idrogeno nelle mani di comuni cittadini. È un gas estremamente pericoloso, una molecola piccolissima difficile da confinare. Un conto i prototipi, un altro una gestione diffusa. Finché si resta sotto il 5% in miscela non ci sono problemi, poi diventa esplosivo al contatto con l’aria. Personalmente non credo sia una soluzione fattibile per un uso diffuso da parte della popolazione. Alcune persone hanno paura del GPL, figuriamoci dell’idrogeno. Se dovessero esserci incidenti si potrebbe fermare tutto rapidamente per via dei sistemi di sicurezza imposti e quindi i costi esponenziali. Gestire l’idrogeno è molto complicato, come per il nucleare. Bisognerebbe cercare di realizzare fuel Cell a metanolo, combustibile molto meno pericoloso. Certo non è facile.
L’idrogeno è un’opzione vera solo se prodotto senza emissioni di CO2. La tecnologia più ragionevole apparentemente è l’elettrolisi dell’acqua con energia elettrica prodotta da eolico o/e fotovoltaico.
Il vero problema è l’enorme richiesta di tale energia e l’enorme occupazione di territorio (o di superficie marina) che i parchi eolici e le centrali fotovoltaiche richiedono.
Senza dimenticare che per produrre pale eoliche e pannelli fotovoltaici servono comunque acciaio, alluminio, rame, silicio o semiconduttori organici, quindi acciaierie, metallurgia pesante, materie prime organiche, ecc
I tedeschi lo hanno cpito gia e il Bundestag ha approvato la zspesa di due miliardi di euro per pianificare la struttura di distribuzione dell’idrogeno per le automobili a idrogeno.
Il primo che si mette sul serio a fabbbricare auto a idrogeno e lo stato che ne incoraggia la infrastruttura di distribuzione sará un campione tipo Ford e i politici meriteranno una medaglia.
Attenzione che ci sono in giro giá due marche di auto a idrogeno
manca ancora l’intervento massiccio di stato e uomini, le auto elettriche non hanno futuro e riempiranno l’ecosistema di resti di pile esaurite e inquinanti.
E degli incentivi alle energie fossili cosa ne persa?
Climate change: “congetture che diventano fede”… già anche in senso inverso! Poi non si capisce perché territori con molto vento e sole debbano far ricorso al solo idrogeno… vedi p.e. I programmi nel nordovest o sud della Sardegna. Inoltre lo sviluppo con l’idrogeno di SNAM è molto più semplice e lineare e non è stata ventilata alcuna tassa aggiuntiva. DI TASSE IN BOLLETTA CE NE SONO GIÀ PIÙ CHE A SUFFICIENZA!