E’ chiaro che Sgarbi ha insultato vioentemente chi era -giustamente- contrario al prestito agli spocchiosi francesi, perchè ha l’obiettivo di organizzare lui la mostra di Raffaello ad Urbino, stando alle informazioni desunte da questo video.
Aldo Bettin
7 Ottobre 2019, 9:02 9:02
Grazie di esistere
Davide Tagliabue
7 Ottobre 2019, 2:02 2:02
Sgarbi è l’unico che spiega la bellezza dell’arte in modo chiaro e semplice. Da sempre.
GIUSEPPE SANGIORGI
6 Ottobre 2019, 21:08 21:08
CON TANTO RISPETTO DI SGARBI PER LE SUE CONOSCENZE NEL CAMPO DELL’ARTE E DELLA CULTURA.
MA VOLEVO EVIDENZIARE INVECE, L’INCOMPETENZA E LA MANCANZA DI VISIONE DELLA POLITICA ITALIANA, DEL MINISTRO FRANCESCHINI, DEL SUO PREDECESSORE BONISOLI E DEI RISPETTIVI PARTITI DI RIFERIMENTO PD E M5S.
CONTINUO A RIPETERE CHE IL 500′ ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI LEONARDO DA VINCI DOVEVA ESSERE GESTITO DIRETTAMENTE A LIVELLO NAZIONALE DAL MINISTERO DEI BENI CULTURALI, COME UN GRANDE EVENTO, ACCOMPAGNATO DA TANTE INIZIATIVE A LIVELLO PERIFERICO INVESTENDO MOLTO IN COMUNICAZIONE A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE. CON UN DUPLICE SCOPO.
QUELLO PROMOZIONALE, PER RICHIAMARE TURISTI DA OGNI PARTE DEL MONDO E NELLO STEMPO TEMPO RICORDARE A TUTTI CHE GLI ITALIANI SONO STATI, LO SONO E LO SARANNO, AL NETTO DELLA CRISI E DELLA MALAPOLITICA, UN POPOLO DI GRANDE TALENTO ED INGEGNO.
verena
6 Ottobre 2019, 20:33 20:33
è evidente che questo non sa CHI era Raffaello e che non poteva essere un maniaco come lui blatera!…
certi “eccitanti” a volte con il tempo danno alla testa…
Riccardo Magnani
6 Ottobre 2019, 20:13 20:13
Un modo distorto per raccontare Leonardo, che fu tutt’altra cosa di ciò che Sgarbi racconta.
A iniziare dal fatto che NON fu figlio di un notaio di Vinci, NON arrivò a Milano nell’82 (molto prima del ’66) e quella che tutti impropriamente chiamano Monna Lisa NON è il dipinto esposto al Louvre.
È tutto scritto nei documenti dell’epoca, ma siccome Leonardo fu scomodo per il Papato, oggi ci viene consegnata una versione artefatta e romanzata.
A cui Sgarbi aggiunge molto del suo … colore.
Se volete chiarimenti, sono disponibile.
Altrimenti troverete molto materiale in rete
E’ chiaro che Sgarbi ha insultato vioentemente chi era -giustamente- contrario al prestito agli spocchiosi francesi, perchè ha l’obiettivo di organizzare lui la mostra di Raffaello ad Urbino, stando alle informazioni desunte da questo video.
Grazie di esistere
Sgarbi è l’unico che spiega la bellezza dell’arte in modo chiaro e semplice. Da sempre.
CON TANTO RISPETTO DI SGARBI PER LE SUE CONOSCENZE NEL CAMPO DELL’ARTE E DELLA CULTURA.
MA VOLEVO EVIDENZIARE INVECE, L’INCOMPETENZA E LA MANCANZA DI VISIONE DELLA POLITICA ITALIANA, DEL MINISTRO FRANCESCHINI, DEL SUO PREDECESSORE BONISOLI E DEI RISPETTIVI PARTITI DI RIFERIMENTO PD E M5S.
CONTINUO A RIPETERE CHE IL 500′ ANNIVERSARIO DELLA MORTE DI LEONARDO DA VINCI DOVEVA ESSERE GESTITO DIRETTAMENTE A LIVELLO NAZIONALE DAL MINISTERO DEI BENI CULTURALI, COME UN GRANDE EVENTO, ACCOMPAGNATO DA TANTE INIZIATIVE A LIVELLO PERIFERICO INVESTENDO MOLTO IN COMUNICAZIONE A LIVELLO NAZIONALE ED INTERNAZIONALE. CON UN DUPLICE SCOPO.
QUELLO PROMOZIONALE, PER RICHIAMARE TURISTI DA OGNI PARTE DEL MONDO E NELLO STEMPO TEMPO RICORDARE A TUTTI CHE GLI ITALIANI SONO STATI, LO SONO E LO SARANNO, AL NETTO DELLA CRISI E DELLA MALAPOLITICA, UN POPOLO DI GRANDE TALENTO ED INGEGNO.
è evidente che questo non sa CHI era Raffaello e che non poteva essere un maniaco come lui blatera!…
certi “eccitanti” a volte con il tempo danno alla testa…
Un modo distorto per raccontare Leonardo, che fu tutt’altra cosa di ciò che Sgarbi racconta.
A iniziare dal fatto che NON fu figlio di un notaio di Vinci, NON arrivò a Milano nell’82 (molto prima del ’66) e quella che tutti impropriamente chiamano Monna Lisa NON è il dipinto esposto al Louvre.
È tutto scritto nei documenti dell’epoca, ma siccome Leonardo fu scomodo per il Papato, oggi ci viene consegnata una versione artefatta e romanzata.
A cui Sgarbi aggiunge molto del suo … colore.
Se volete chiarimenti, sono disponibile.
Altrimenti troverete molto materiale in rete
Riccardo Magnani