Commenti all'articolo Leonora è morta sola: omicidio colposo?

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anna
anna
11 Ottobre 2020, 20:17 20:17

Grazie per il vostro sostegno anime belle. Mamma è stata ed è il faro della nostra vita

alberto cerretti
alberto cerretti
8 Ottobre 2020, 11:53 11:53

l’ho provato di persona. Mia madre è caduta in casa il 7 agosto, rompendosi testa del femore. ricoverata in ospedale pubblico, Ospedale dell’Angelo Mestre, è stata subito oggetto di pesantissimo isolamento motivato da COVID. Visite contingentate, ma almeno mezz’ora al giorno su prenotazione e badge. Poi è stata trasferita in struttura convenzionata per riabilitazione ortopedica. Qui l’isolamento è stato oltre il limite dell’accetabile. 15 minuti alla settimana. Mia madre è nata il 28/10/1929 e sono unico parente in vita ! Impossibile parlare alla mamma anche per telefono, il personale rispondeva con estrema maleducazione ai miei tentativi di contattarla per telefono. Riuscivo solo a parlare con il medico. Mi dicevano che non collaborava, che era sempre assopita, etc.. Dopo una settimana ho avutoil diritto ai 15 minuti di visita e ho trovato mia madre ridotta a stato vegetativo. Nemmeno mi riconosceva. Il personale mi faceva capire che non c’era praticamente più nulla da fare. Uscito, scrivevo alla Direzione Sanitaria attribuendo il crollo della mamma al trattamento disumano riservato alla mamma, il regime di carcere duro è meno “duro”!!!, e paventavo denuncia per sequestro di persona, in quanto non riuscivo nè a vedere la mamma nè a parlare. A quel punto mi scrivono dicendo di fare riferimento al Primario. Ottenevo qualche visita in più ed una dimissione rapidissima, senza alcun trattamento riabilitativo… Leggi il resto »

Daniela
Daniela
8 Ottobre 2020, 9:08 9:08

Sono trattati peggio dei mafiosi, senza mai aver fatto nulla di male anzi sempre rispettosi e umili.
Hanno fatto grande l’Italia e li stanno sterminando

Davide V8
Davide V8
8 Ottobre 2020, 2:30 2:30

Vicinanza alla famiglia.
Purtroppo si sentono sempre più spesso episodi di anziani non considerati, come se fossero da buttare, magari dopo una vita passata a pagare tasse per lo stipendio di questa gente.
E, purtroppo, sono sempre più comuni anche i casi di trattamenti superficiali, se non proprio sbagliati, con la costanza di medici ed infermieri che si coprono a vicenda in modo indegno anche quando le conseguenze sono gravi se non, come purtroppo accaduto in questo caso, tragiche.
Chi non lo ha visto, o provato, non può capirlo.
Ma è peggio di quanto crediate, fidatevi.

Tannino
Tannino
8 Ottobre 2020, 0:20 0:20

Purtroppo accade come sempre. Una persona che viene classificata a “fine vita”, quindi non degna di dignità. Un vecchio rottame, lasciato al suo destino, o meglio: lasciato in modo che il destino accelerasse verso l’esito desiderato da chi o da cosa? Lo stabilirà la magistratura. Ho vissuto sulle mie spalle la dipartita di mio padre, nel 2017, una persona di 74 anni che abbiamo scoperto in corsa che i suoi misteriosi problemi di salute erano un tumore al duodeno in stadio finale. Trattato in un altro ospedale romano come un sacco della spazzatura, in un androne del pronto soccorso, assieme ad altri in attesa di reparto per oltre 30 giorni. Liti con infermieri ed infermiere che si incazzavano se, dopo oltre 8 ore che il paziente rimaneva col pannolone da cambiare, gli chiedevi per favore di cambiarlo. Ed altri episodi che non sto ad annoiare a raccontare. Dopo 62 giorni se ne va, spero senza sapere del tumore (ne aveva vinto con fatica uno nel 1993). L’unica cosa positiva è l’iniezione di morfina, piuttosto che lasciarlo (ormai morto cerebralmente dalla nottata) andare in stallo da solo, un corpo in avaria. Ho avuto la fortuna di capire che succedeva e di salutarlo ogni giorno dei suoi 62 giorni, assieme a mia madre sempre lì, con i loro 48 anni di matrimonio.… Leggi il resto »

Anna
Anna
7 Ottobre 2020, 19:46 19:46

Ma lo sapete quanti anziani nelle RSA , nelle case di riposo, nei reparti lungodegenza sono morti così in questi mesi? Tanti, veramente tanti. Apriamo gli occhi, apriamo il cuore. Lo dico a tutti noi: al politico, al dirigente della sanità pubblica, al medico della struttura, agli Oss, ai parenti supini a queste regole insulse, a te che leggi e non t’indigni! Basta! BASTA!